Campionato stravolto e classifica ribaltata: cambia tutto dopo la brutta sentenza arrivata per il club, adesso sono guai seri. Le ultime
Arriva la stangata, una sentenza pesantissima per il club dopo quanto successo durante la prima giornata di campionato. Adesso sono guai ma rischia di rimetterci l’intero movimento e sistema che di sicuro non ha fatto una bella figura. Questo può condizionare l’arco della stagione.
I ricorsi alla giustizia sportiva con risultati ribaltati e punti di penalizzazione sono sempre dietro l’angolo per svariati motivi. A rimetterci è sempre la regolarità del campionato. Basti pensare, a grandissimi livelli, quanto capitato un paio di stagioni fa con la Juventus, poi estromessa anche dalla coppe. O anche l’anno scorso in Premier League con Everton e Nottingham Forrest. In questi casi si tratta di mancato rispetto del Fair Play Finanziario e delle normative sul mercato. Altre situazioni, su tutte quella del City, potrebbero presto venire alla luce.
In questa stagione, invece, abbiamo avuto due episodi in serie B. Prima il Cosenza è stato penalizzato di 4 punti per mancati versamenti e poi il caso Cittadella-Pisa, con i toscani che hanno ricevuto la vittoria a tavolino (sul campo era finita 1-1) per la presenza di un giocatore avversario non inserito in distinta. Episodi di gran lunga meno rilevanti di quanto successo in Romania.
Per la precisione siamo nella terza divisione rumena, in Liga 3, l’equivalente della nostra serie C. Durante la prima giornata di campionato il Vointa Limpezis si è resa protagonista di alcune gravi irregolarità. Nel match disputato il 31 agosto in casa del CSM Adjud, gli ospiti avevano vinto 0-1. Ma immediato è stato il ricorso da parte dei padroni di casa. Il motivo? Nella distinta della formazione della squadra corsara c’erano giocatori che non corrispondevano a quelli schierati effettivamente in campo.
Nei dettagli c’erano sei calciatori tra gli ospiti non corrispondenti con l’arbitro abile a capire l’inganno e spedirli in tribuna. Tra i 12 a cui era stato dato il via libera, però, c’era un calciatore sotto falsa identità, in qualità di Under 19 romeno. In realtà era sudamericano. I padroni di casa, accorgendosene, chiedono all’arbitro di verificare. Il direttore di gara prova a chiedere il nome al soggetto in questione che però non risponde. Il club asserirà che si tratta di un giocatore sordomuto che non sapeva scrivere!
Sembra inverosimile ma a quanto pare è successo davvero! Da qui il ricorso della squadra di casa che dopo accurate indagini l’ha vinto, smascherando il giocatore sudamericano sotto falsa identità. La sentenza della giustizia sportiva è impietosa (e non potrebbe essere diversamente): sconfitta 0-3 a tavolino, 6 punti di penalizzazione, ammenda da 2,200 lei (moneta rumena) e stop al mercato nella prossima sessione. Una bruttissima stagione attende ora il Vointa Limpezis che già due volte era retrocesso nelle ultime due stagioni per poi essere ripescata. Non c’è due senza tre?
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