È stato il primo della storia, ora non c’è più: pianto dei tifosi al ricordo

Questo calciatore è stato il primo della storia, ma ora non c’è più e al suo ricordo i fan piangono ancora oggi per il dolore.

È infatti scomparso da un anno lasciando un vuoto incolmabile.

ricordo dolore
Un ricordo devastante (ANSA) CalciomercatoTv.it

Andiamo a scoprire qualcosa in più su di lui.

Un uomo avanti con i tempi

Gianluca Vialli è stato un personaggio che ha lasciato un segno indelebile non solo nel mondo del calcio ma anche in quello della televisione e della cultura popolare. La sua capacità di interpretare il ruolo di centravanti, unita alla sua presenza carismatica fuori dal campo, lo ha reso una figura emblematica ben prima che decidesse di intraprendere la carriera da manager. La sua avventura in Premier League, iniziata subito dopo aver vinto la Champions League con la Juventus, lo ha visto approdare al Chelsea, squadra che avrebbe poi guidato verso successi storici.

Vialli è stato il secondo italiano a sbarcare nella Premier League dopo Andrea Silenzi. Questo campionato inglese, come lo conosciamo oggi, nasce soltanto nel 1992 e rappresentava un contesto completamente nuovo per i giocatori stranieri. Vialli ha sfruttato l’avvento della sentenza Bosman per trasferirsi al Chelsea senza costi di trasferimento per la Juventus, dimostrando una lungimiranza non solo sportiva ma anche contrattuale.

A Londra, Vialli ha trovato un ambiente culturale stimolante e una possibilità di reinventarsi. Amava essere “Luca” piuttosto che “Vialli”, godendo della vita londinese e contribuendo a portare il Chelsea su nuovi livelli competitivi. Il suo arrivo ha aperto le porte ad altri talenti italiani come Roberto Di Matteo e Gianfranco Zola, segnando l’inizio di una trasformazione sia per il club che per l’intera Premier League.

vialli prima degli altri
Gianluca Vialli il precursore (ANSA) CalciomercatoTv.it

La figura del player-manager non era nuova nel calcio internazionale ma stava diventando sempre più rara. Vialli è stato addirittura l’ultimo ad aver ricoperto stabilmente questo ruolo nel Chelsea prima che diventasse una pratica desueta. Questa posizione gli permetteva decisioni uniche come scegliere se giocare o meno o quando sostituirsi durante le partite.

Prima dell’arrivo di Vialli al Chelsea come giocatore-allenatore c’era Ruud Gullit a ricoprire questa doppia funzione. La storia dei player-managers è ricca ed affascinante con esempi illustri sia in Italia che all’estero; tuttavia, era chiaro che questa pratica stava lentamente lasciando spazio a modelli gestionali più moderni.

I successi da allenatore-giocatore

Nonostante le difficoltà legate alla gestione simultanea delle responsabilità da calciatore e da allenatore, Vialli ha guidato il Chelsea alla vittoria in competizioni importanti come la FA Cup e la Coppa delle Coppe UEFA. Queste vittorie hanno consolidato il suo status non solo come grande ex calciatore ma anche come manager capace di ottenere successo sul campo.

Conclusasi l’avventura da player-manager con significativi trionfi sportivi alle spalle, Vialli decide infine di dedicarsi esclusivamente al ruolo di allenatore. Questa transizione segna l’inizio dell’ultima fase della sua carriera nel mondo del calcio prima del ritiro definitivo dalla scena professionistica.

Gianluca Vialli rimarrà sempre nella memoria degli appassionati non solo per i suoi successi sportivi ma anche per il modo in cui ha saputo essere precursore fuori dal campo: dalla gestione della propria immagine mediatica alle scelte professionali innovative fino all’impatto culturale avuto sulla società britannica ed oltre.

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