La figura di Lionel Messi, icona indiscussa del calcio mondiale, si è trovata inaspettatamente al centro di una controversia che ha scosso i rapporti tra l’Argentina e la Cina.
Questo articolo esplora le ragioni dietro l’inaspettato risentimento nei confronti dell’attaccante argentino da parte del pubblico cinese.
Andiamo a leggere il perché.
L’inizio dell’anno ha visto l’Inter Miami organizzare un tour in Arabia Saudita, Hong Kong e Giappone con l’intento di promuovere il club a livello globale. Tra i giocatori più attesi figuravano Leo Messi, Luis Suarez, Jordi Alba e Busquets. Tuttavia, un infortunio all’adduttore ha impedito a Messi di partecipare pienamente agli eventi programmati, soprattutto nella tappa cruciale di Hong Kong.
A differenza dell’accoglienza relativamente positiva ricevuta in Arabia Saudita nonostante il breve tempo trascorso in campo da Messi contro l’Al Nasr di Cristiano Ronaldo, la situazione a Hong Kong si è rivelata molto diversa. L’impossibilità per Messi e Suarez di giocare durante la partita contro l’Hong Kong Eleven ha scatenato la frustrazione dei fan locali. Il prezzo elevato dei biglietti e le aspettative altissime hanno alimentato ulteriormente il malcontento.
La mancata presenza sul campo dei giocatori più attesi ha portato a reazioni estreme da parte dei tifosi locali, culminate con attacchi personali nei confronti di Messi sui social media e vandalismi ai danni delle sue immagini pubblicitarie. Il governo cinese e i media controllati dallo stato hanno interpretato questi eventi come un tentativo degli Stati Uniti di indebolire sia Hong Kong che la Cina stessa.
Il disappunto per gli eventi legati alla partita va inserito in un contesto geopolitico ben più ampio. La partita avveniva infatti in un momento storico delicatissimo per Hong Kong, città che sta cercando faticosamente di ricostruire la propria immagine dopo anni di proteste anti-governative violentemente represse. In questo scenario complesso, la presenza stellare come quella di Messi era vista come una possibile chiave per rilanciare l’immagine della città su scala globale.
Le conseguenze della mancata apparizione sul campo sono state immediate: reclami ufficialmente presentati dall’Associazione Consumatori di Hong Kong; ritiro del finanziamento governativo destinato all’evento; dichiarazioni politiche fortemente critiche nei confronti dell’argentino; annullamento delle amichevoli previste tra Argentina e Cina; richieste pubbliche affinché le aziende cinesi cessassero ogni collaborazione con Messi.
Questo episodio non rappresenta una novità assoluta nel panorama sportivo internazionale riguardante tensione tra sport ed esigenze politiche: già nel 2019 incidenti simili avevano coinvolto figure dello sport americano critiche verso le politiche cinesi su vari fronti. Queste dinamiche sottolineano quanto lo sport possa diventare terreno fertile per conflitti ben più ampi che trascendono i confini nazionalistici o gli interessamenti puramente atletici.
Lionel Messi si è così trovato suo malgrado al centro delle tensione sino-argentine senza precedenti nel mondo dello sport moderno: dalle speranze riposte nella sua figura come catalizzatore positivo per il rilancio turistico-culturale fino alla demonizzazione seguita alla sua assenza dai campetti hongkonghesii – dimostrando quanto fragili possano essere gli equilibri nell’universo globalizzato dello sport professionistico contemporaneo.
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