Sembra impossibile eppure è vero, Italia eliminata dagli Europei e truffa per gli azzurri. Ma cosa è successo in una delle pagine più tristi del nostro calcio?
Tutti ricordano quel momento, sperando di non vederlo mai più di fronte ai loro occhi, ma cosa è accaduto?
Facciamo però un attimo un passo indietro partendo dalle origini di questa situazione.
Un inizio promettente
L’avventura dell’Italia a Euro 2004, sotto la guida di Giovanni Trapattoni, si presentava con buone premesse. Dopo un percorso di qualificazione convincente, dove la squadra non aveva perso un incontro dal 2002, l’Italia si apprestava a partecipare al campionato europeo con l’ambizione di riscattarsi dopo il deludente mondiale del 2002. Il girone sembrava abbordabile: Bulgaria, Svezia e Danimarca non attraversavano i loro periodi migliori e ciò alimentava le speranze degli italiani.
Prima ancora che il torneo avesse inizio, le scelte del ct Trapattoni furono al centro delle polemiche. La mancata convocazione di Alberto Gilardino, astro nascente del calcio italiano, suscitò molti interrogativi. Trapattoni difese la sua decisione sottolineando l’importanza dell’esperienza e la necessità di un progetto ben definito che aveva portato alla qualificazione per il torneo. Inoltre, mise in evidenza come Antonio Cassano sarebbe stato uno dei giocatori chiave della squadra.
Francesco Totti era considerato il faro della nazionale italiana; su di lui riposavano molte delle speranze per un buon esito del torneo. La sua maturità e il suo talento erano indiscussi e Trapattoni lo vedeva come colui che avrebbe potuto guidare l’Italia verso traguardi importantissimi.
Il primo incontro contro la Danimarca si concluse con un pareggio a reti inviolate. La prestazione fu alquanto deludente: mancanza di fantasia in campo e una formazione ritenuta troppo cautelativa da parte dell’allenatore. A peggiorare ulteriormente la situazione ci fu l’episodio spiacevole protagonista Francesco Totti accusato da Martin Jørgensen (erroneamente citato come Polsen nella trascrizione) di averlo sputato durante la partita.
Lo sputo di Totti: conseguenze ed emozioni
L’episodio dello sputo portò a una squalifica per Totti che ammise anni dopo quanto accaduto fosse stato uno degli episodi più vergognosi della sua vita sportiva. L’integrità morale dello stesso giocatore venne difesa dalla FIGC ma ciò non attenuò le polemiche né migliorò l’immagine della nazionale agli occhi dei tifosi e dei media.
Nonostante gli ostacoli, c’erano ancora possibilità concrete per l’Italia di avanzare nel torneo prima dell’incontro decisivo tra Svezia e Danimarca. Le combinazioni necessarie per passare ai quarti erano complesse ma possibili; tuttavia cresceva tra i tifosi italiani il timore che Svezia e Danimarca potessero accordarsi su un risultato che li avrebbe favoriti entrambi a discapito degli azzurri.
Il “biscotto” scandalo: Italia fuori dall’Euro 2004
Le paure degli italiani si materializzarono quando Svezia e Danimarca pareggiarono 2-2 nell’ultima partita del girone eliminando così l’Italia dal torneo europeo. Questa circostanza alimentò teorie complottistiche sul cosiddetto “biscotto”, ovvero un accordo pre-partita tra le due squadre nordiche a danno degli Azzurri.
La reazione italiana fu mista tra indignazione per come sono stati eliminati dal torneo europeo senza raggiungere gli obiettivi prefissati malgrado una rosa considerata altamente competitiva.