Un calciatore importante della Serie A ha dovuto affrontare una dura battaglia contro la depressione, una situazione complicata che l’ha messo in crisi.
Per fortuna la sua storia si è conclusa a lieto fine anche se il ragazzo ha dovuto lottare moltissimo per ritrovare uno stato di forma normale.
La pandemia da Coronavirus ha sicuramente influito, andiamo a raccontarvi la sua storia.
Josip Ilicic, un nome che evoca talento puro nel mondo del calcio, ha affrontato una battaglia personale molto dura contro la depressione. La sua condizione era talmente grave che aveva perso tra i 10 e i 12 kg. Gian Piero Gasperini ricorda come lo sollevò facilmente, quasi fosse un manichino, incoraggiandolo a unirsi alla squadra per la trasferta a Lisbona. Questo episodio sottolinea non solo le difficoltà personali di Ilicic ma anche il forte legame e il supporto dei suoi compagni.
Nonostante le sue battaglie fuori dal campo, Ilicic è stato riconosciuto come uno dei calciatori più forti della Serie A durante il suo periodo all’Atalanta. La sua capacità di controllare il pallone era ineguagliabile; tuttavia, paradossalmente, è stato proprio questo controllo a mancargli nella vita personale quando ha iniziato a lottare con problemi mentali.
Il periodo più difficile per Ilicic sembra essere coinciso con l’inizio della pandemia di COVID-19. In quel momento storico particolarmente delicato per Bergamo – città duramente colpita dalla pandemia – e con la famiglia bloccata in Slovenia a causa del lockdown, Ilicic ha vissuto momenti di profonda solitudine e disperazione che hanno aggravato la sua condizione.
Tra i compagni di squadra che hanno avuto un impatto significativo sulla carriera e sulla vita personale di Ilicic c’è Alejandro “Papu” Gomez. Descritto come una persona straordinaria sia dentro che fuori dal campo, Papu è stato fondamentale nel supportare Josip durante i suoi momenti più bui. Il loro rapporto va oltre il semplice essere compagni di squadra; si sono trovati bene insieme sia sul campo sia nella vita quotidiana.
La carriera italiana di Josip Ilicic è iniziata quasi per caso quando fu notato dagli osservatori del Palermo durante una partita contro il Maribor. Dopo essersi trasferito al Palermo per 2,2 milioni di euro, ha rapidamente dimostrato le sue qualità sul campo diventando uno dei giocatori chiave della squadra siciliana prima del suo passaggio alla Fiorentina e successivamente all’Atalanta.
A Bergamo sotto la guida dell’allenatore Gian Piero Gasperini, Josip ha trovato una “comfort zone” che gli ha permesso non solo di esprimere al meglio le sue qualità tecniche ma anche di sentirsi parte integrante della famiglia atalantina. Questo ambiente positivo gli ha permesso di raggiungere livelli prestazionali eccellenti contribuendo significativamente ai successi della squadra.
Josip Ilicic ha lasciato senza dubbio un segno indelebile nel mondo del calcio non solo per le sue incredibili prestazioni sportive ma anche per aver mostrato grande forza nell’affrontare apertamente le proprie vulnerabilità emotive e psichiche. La sua storia serve da promemoria dell’importanza della salute mentale ed evidenzia quanto sia cruciale offrire supporto agli individui che stanno attraversando periodici difficili nella loro vita personale.
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