Il calcio, uno sport che incanta milioni di tifosi in tutto il mondo, può talvolta trasformarsi in un vero e proprio teatro. I calciatori diventano attori esperti nel simulare falli, fingere dolori e provocare gli avversari.
Queste azioni possono portare all’espulsione di un giocatore, lasciando la squadra in inferiorità numerica e potenzialmente cambiando l’esito della partita.
L’espulsione è una delle decisioni più complesse per un arbitro, specialmente quando si trova di fronte a situazioni ambigue che possono influenzare il risultato finale. Alcuni giocatori sembrano avere una predisposizione per collezionare cartellini rossi nel corso della loro carriera. Scopriamo chi può essere soprannominato
Il re delle espulsioni
Sergio Ramos ha stabilito un record negativo impressionante con 30 espulsioni all’attivo, superando di gran lunga altri grandi difensori del passato come Paolo Maldini o Franco Baresi che insieme hanno totalizzato solo 10 espulsioni. Questo confronto evidenzia quanto sia stato “cattivo” sul campo Sergio Ramos rispetto a leggende come Fabio Cannavaro (6 espulsioni), Gaetano Scirea (0), Alessandro Nesta (8) e Giuseppe Bergomi (9).
La tendenza di Ramos a essere espulso deriva dal suo stile di gioco aggressivo e dalla difficoltà a controllarsi nei momenti critici della partita. Le sue azioni non solo mettono in difficoltà gli allenatori ma anche la squadra intera che deve fare i conti con l’inferiorità numerica. Nonostante questo non possiamo considerarlo un giocatore cattivo, ma piuttosto uno istintivo che fa del confronto fisico una vera e propria cifra stilistica. Una grinta che dopo il suo addio a Madrid hanno rimpianto fino a oggi nel corso del tempo.
Nonostante le controversie legate alle sue frequenti espulsioni, Sergio Ramos rimane uno dei migliori difensori nella storia recente del calcio mondiale. I suoi successi includono quattro Champions League consecutive sotto la guida tecnica di Zinedine Zidane tra il 2016 e il 2018 oltre a numerosi titoli nazionali vinti contro avversari del calibro di Barcellona Atletico Madrid Valencia Siviglia Villarreal.
Nato come terzino piano piano si è trasformato in un centrale di peso internazionale che la differenza l’ha fatta anche segnando molti gol di testa diventando un vero e proprio attaccante aggiunto soprattutto sulle situazioni di calcio da fermo. Cosa che l’ha fatto diventare decisivo più volte come accaduto nella finale di Champions League del 2014 quando riuscì a segnare una splendida doppietta trascinando i suoi verso la vittoria del titolo.