Guerra totale tra Max Allegri e Cristiano Giuntoli in casa Juve: “Il club bianconero è stato sabotato per non vincere lo scudetto”, è l’accusa
La stagione che sta per concludersi ha visto la Juventus avere due volti. Quello della prima parte di stagione con i bianconeri in lotta per il titolo punto a punto con l’Inter, probabilmente andando oltre le proprie possibilità, considerando la rosa non all’altezza per certi traguardi. E quello della seconda parte con l’inesorabile crollo che ha portato i bianconeri a qualificarsi alla prossima Champions (non ancora matematica) con diversi affanni.
Gli obiettivi ostentati da Allegri possono presto diventare realtà ovvero qualificazione in Champions e Coppa Italia (la Juve è in finale contro l’Atalanta) ma questo non basterà al tecnico per tenersi stretta la panchina, nonostante un altro anno di contatto. Alcuni tifosi si sono schierati apertamente da parte dell’ex Milan con uno striscione apparso poco prima di Juve-Milan. Ma difficilmente la società cambierà idea anche perché è in atto una vera e propria “guerra” tra l’allenatore e Cristiano Giuntoli. Ne ha parlato il giornalista Graziano Campi sul proprio profilo Facebook.
Come asserito dal collega Giuntoli mal sopporta Allegri sin dal suo insediamento a Torino, non è l’allenatore ideale per il suo tipo di calcio. Se fosse stato per lui gli avrebbe dato il benservito già la scorsa estate, quando corteggiava Tudor e Conte. Constatata l’impossibilità economica ad arrivare ad un altro tecnico subito, l’annata si è consumata a suon di colpi bassi tra i due.
Ad Allegri non è mai andato giù il fatto di essere poco protetto pubblicamente, con la società che non ha mai difeso l’allenatore tranne qualche dichiarazione forzata e di circostanza che l’hanno infastidito ancor di più. Nei momenti di maggior difficoltà il tecnico è stato lasciato solo, come unico responsabile agli occhi della critica e dei tifosi. Oltre a questo al livornese non è nemmeno piaciuta la mancanza di dialogo con la società anche per la questione rinnovo in una sorta di “guerra fredda” tra le parti. L’addio è ormai scontato ma il modo in cui si è arrivato, forse, poteva essere gestito in maniera diversa.
Sempre secondo Campi, Giuntoli avrebbe addirittura “sabotato dall’interno” Allegri, acquistando solo Djalò e Alcaraz nel mercato di gennaio, preferendo cambiare allenatore al vincere lo scudetto. Pur di liberarsi dell’ex Milan il dirigente non ha rinforzato la squadra per avere un pretesto in più per cacciarlo. Una teoria che se confermata avrebbe dell’assurdo. Giuntoli ha deciso di non voler proseguire con Allegri e ha fatto di tutto per screditarlo agli occhi di Exor per farlo mandare via, così come non vorrebbe un ritorno di Conte, considerato troppo ingombrante. L’ex direttore sportivo del Napoli vuole rivoluzionare la Juve come mentalità e scegliere personalmente gli uomini a cui affidarsi, ottenendo via libera dalla società.
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