Un’altra morte legata al mondo del calcio. Questa volta non si tratta di scontri tra tifosi. I dettagli dell’accaduto
Parlare di una o più persone che perdono la vita per un evento legato alla mondo del calcio non è certamente una novità. Nella memoria di tutti i tifosi italiani, l’episodio più nero riguarda quanto accaduto allo stadio Heysel di Bruxelles. Mercoledì 29 maggio 1985 nel catino belga era in programma la finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool. I tifosi inglesi si riversarono verso il settore occupato dai sostenitori italiani, inopinatamente, le forze dell’ordine presenti, assolutamente impreparate a gestire un fatto di tale gravità, non aprirono varchi nel gate oggetto dell’assalto.
Alla fine il bilancio fu assolutamente drammatico: 39 vittime, di cui 32 italiane, oltre 600 feriti. Tornando in Italia, il 28 ottobre 1979 allo Stadio Olimpico di Roma è in programma il derby. Un razzo partì dalla Curva Sud, covo dei sostenitori giallorossi, raggiungendo sul lato opposto Vincenzo Paparelli. L’uomo, 33 anni, venne attinto all’occhio e morì poco dopo. La partita venne disputata lo stesso, l’ottimo arbitro Pietro D’Elia di Salerno lo condusse in porto, evitando ulteriori conseguenze.
La storia che vi stiamo per raccontare ha invece pochi precedenti. Un sostenitore del Boca Juniors, dopo il ko nella finale di Coppa Libertadores del 4 novembre, ha compiuto l’insano gesto.
Boca Juniors ko in Libertadores: tifoso si suicida
Il tifo del calcio in quanto tale ha un’importante componente irrazionale. Quanto accaduto in un rione di Buenos Aires però è veramente difficile da accettare. Come raccontato da Diario Olé e Crónica TV, un giovane 23enne, Marcelo Alejandro Morales, agente di polizia della città di Buenos Aires, si è tolto la vita nella sua abitazione dopo la sconfitta nella finale di Copa Libertadores contro il Fluminense.
Come specificato dal sito it.eseuro.com, la vittima aveva assistito al match di Rio de Janeiro nella casa di Via Arturo de Bassi, nel quartiere Don Orione, insieme con il padre e il cugino. Al fischio finale, Morales è salito nella sua stanza, al primo piano, sparandosi un colpo letale alla tempia destra.
La mamma del poliziotto, Verónica, ha parlato così a Crónica TV, dicendo che il figlio lo ha fatto “perché era un tifoso del Boca. Il Boca era la cosa più importante. Lo hanno ucciso. Adesso non c’è più e non c’è nessun giocatore che possa darmi le sue condoglianze”, ha aggiunto commossa.
Il possibile suicidio, purtroppo, in qualche modo era stato anche annunciato da Morales. Questa la rivelazione della mamma. “Qualche settimana fa aveva detto a suo padre ‘se il Boca non vince il 4 novembre, mi ammazzo’. Noi pensavamo che stesse scherzando. I giovani devono prendere coscienza e pensare alle loro famiglie”, ha concluso la madre del suicida.