Una brutta e vigliacca aggressione all’arbitro costa carissimo all’autore, e quel che è più grave è che si tratta di un dirigente
Aggressione all’arbitro, ancora una volta è accaduto uno dei peggiori episodi che il calcio e lo sport in generale saltuariamente offrono. Per quello che è in assoluto tra i peggiori spettacoli che chi dovrebbe dare l’esempio compie invece senza pensare poi alle conseguenze del proprio, becero comportamento.
L’aggressione all’arbitro in questo caso è accaduto nelle serie minori dell’Umbria, nel corso di una partita tra le compagini del Taulantet e del Promano. Si tratta di due squadre che militano nel girone A della Seconda Categoria umbra.
Domenica 22 ottobre, in seguito al pareggio per 2-2 maturato sul rettangolo di gioco dopo una accesa gara giocata sia da una che dall’altra parte, c’è stato uno strascico polemico dopo il fischio finale. L’aggressione all’arbitro ha visto come protagonista il fischietto Catalin Mariut.
Aggressione all’arbitro, l’autore è il dirigente di una delle due squadre
Il signor Mariut era impegnato ad interloquire con alcuni componenti della panchina del Taulantet quando un dirigente del Promano lo ha aggredito alle spalle. Si tratta di un tale Mirko Calderini, in base a quanto è stato possibile apprendere da organi di stampa locali.
L’arbitro ha preso nota di tutto completando il proprio referto con tutto quanto avvenuto ai suoi danni. E riportando nel dettaglio il brutto accaduto. Purtroppo il venticinquenne arbitro di origini rumene ha dovuto anche farsi ricoverare al pronto soccorso di Perugia.
Il fischietto umbro ha rimediato delle lesioni curabili in sette giorni mediante l’impiego di un collare e l’assunzione di farmaci specifici. Per l’autore dell’aggressore è giunta una punizione severissima e che si spera possa essere da esempio.
La squalifica pesantissima era inevitabile
Il dirigente del Promano colpito dalla sanzione ne avrà di tempo per riflettere su quanto compiuto, dal momento che il giudice sportivo territoriale del CR Umbria della Lega Nazionale Dilettanti gli ha comminato una pesante squalifica di quattro anni, due mesi e sei giorni.
Squalifica che al momento terminerebbe il 31 dicembre 2027. Bisognerà poi vedere se in futuro ci saranno eventuali sconti. E non si esclude che la cosa possa sfociare nell’ambito penale e fuoriuscir dall’ambito della giustizia sportiva.
Ad ogni modo quello che è successo è assolutamente da condannare e non trova alcuna giustificazione in nessun modo. Ma purtroppo ogni anno sentiamo in più di una circostanza dell’avvenire di situazioni del genere.