La Lega di Serie A ha deciso di assegnare i diritti tv del campionato a DAZN e Sky fino al 2029. E dal prossimo anno novità in vista per i tifosi
Al termine di una trattativa estenuante segnata da una dura contrapposizione tra i venti club di Serie A da una parte e i broadcaster televisivi dall’altra, è arrivata la tanto attesa fumata bianca sull’assegnazione dei diritti tv del campionato.
Dal 2024 al 2029 la piattaforma streaming DAZN e il colosso satellitare Sky saranno i custodi della passione di milioni di tifosi. L’azienda londinese trasmetterà in diretta tutte le gare della Serie A, mentre l’emittente di Comcast avrà diritto a trasmetterne tre per ogni giornata. La Lega incasserà 900 milioni l’anno, cifra che può aumentare grazie a un meccanismo di “revenue sharing” sull’eventuale aumento del numero di abbonati.
Diciassette società sulle venti riunite in Assemblea, grandi comprese, hanno votato a favore dell’accordo con DAZN e Sky. L’unica big uscita fuori dal coro è il Napoli che ha guidato il fronte di chi auspicava una svolta epocale con la nascita del canale televisivo della Lega. Il presidente De Laurentiis ha tuonato contro quei presidenti che in extremis si sono tirati indietro.
Ma studiando nei dettagli la formula di cessione dei diritti tv, si può scoprire un dettaglio di una certa importanza, una sorta di anteprima di una possibile nuova rivoluzione da realizzarsi in un futuro a medio termine. DAZN si è infatti aggiudicato il pacchetto denominato “Try and Buy“, un meccanismo che consentirà alla piattaforma streaming di trasmettere cinque partite a stagione in chiaro a partire dal 2024/25.
Serie A, il campionato gratis non è solo un sogno: tutti i dettagli
È in sostanza un esperimento che può servire a rilanciare il calcio in tv attraverso la trasmissione in chiaro e in diretta di alcuni eventi scelti preventivamente. L’altra novità a corredo di questo pacchetto è il lancio da parte di DAZN di una sua app su cui tifosi e appassionati potranno selezionare i contenuti senza la necessità di sottoscrivere un abbonamento.
In realtà la piattaforma streaming non è del tutto nuova a questo tipo di esperimento: lo scorso anno ha trasmesso su uno dei social più seguiti, TikTok, il match del campionato spagnolo tra Real Betis e Barcellona. A partire dal prossimo anno toccherà alla Serie A. Che sia di buon auspicio.
