In casa Napoli tiene ancora banco il rinnovo di Osimhen: ecco come è cambiata improvvisamente la situazione
Passano i giorni, o meglio i mesi, ma il rinnovo di Osimhen resta ancora un nodo intricato e quasi impossibile da sciogliere, per il Napoli e i suoi tifosi. Anche oggi che Victor è tornato ancora una volta infortunato dalla pausa per le nazionali, e che quindi non potrà scendere in campo per un po’, immaginare che lui, il suo agente e la società possano sedersi a un tavolo e trovare l’intesa è quantomeno da ottimisti.
La sensazione, anche dopo gli ultimi aggiornamenti sul caso offerti direttamente dal presidente De Laurentiis, è che le cose siano improvvisamente cambiate tra le parti. E in questo momento trovare un accordo che possa risultare convincente per il club e il giocatore sembra impossibile.
Ma come si è arrivati a tutto questo? Per ricostruire l’intera vicenda è necessario, come minimo, partire dalla fine della scorsa stagione. Dopo un’annata straordinaria, De Laurentiis si è trovato di fronte a un bivio: cedere subito Osimhen o blindarlo con un rinnovo (in vista di una futura cessione ancora più onerosa, verosimilmente).
La strada scelta dalla società, con il benestare di tutti, è stata la seconda, anche in virtù di un’assenza di offerte immediate, tra giugno e inizio luglio, che potessero accontentare ADL e avvicinarsi al famoso “duecentino” da lui stesso invocato. Ma la via del rinnovo si è rivelata tortuosa, con continue svolte, colpi di scena e un gelo tra le parti calato all’improvviso.
Napoli, Osimhen non rinnova: cosa è cambiato rispetto all’estate
In realtà durante l’estate, per almeno un paio di settimane, un accordo sembrava essere stato trovato. De Laurentiis e il procuratore dell’attaccante, probabilmente alla presenza dello stesso Victor, si sono incontrati una decina di volte. E in almeno uno di questi incontri ci dev’essere stata la famosa stretta di mano di cui il presidente ha parlato recentemente in conferenza stampa.
Una stretta di mano frutto di una proposta che soddisfacesse il giocatore economicamente e che gli garantisse quella ‘scappatoia’ desiderata attraverso una clausola rescissoria non bassa, ma nemmeno inavvicinabile. La firma non è però arrivata subito, e questo temporeggiare ha dato evidentemente modo a Victor di cambiare idea.
Forse a far tentennare l’attaccante può essere stata l’offerta, quella sì indecente, da parte dell’Al-Hilal, che avrebbe però arricchito lui, meno la società, e che avrebbe messo in grande difficoltà il Napoli, visto il poco tempo per trovare un sostituto all’altezza (eravamo ormai in pieno agosto).
Magari invece erano ancora i dettagli sulla clausola a non convincere il bomber nigeriano. Quello che è accaduto nella trattativa non è stato ancora raccontato né da Osimhen, né da De Laurentiis.
L’unica mezza certezza che abbiamo oggi è che il calciatore non avrebbe più accettato il precedente accordo con il Napoli, si sarebbe ‘rimangiato’ la stretta di mano e avrebbe in sostanza cambiato idea, come fatto intendere da De Laurentiis, peraltro apparentemente privo di rancori nei confronti del suo giocatore.
Ipotesi cessione per Osimhen: un club spinge per averlo subito
Alla luce di tutte queste difficoltà, e di un gelo tra le parti che è in realtà conciso con la sfuriata dell’attaccante dopo Bologna e l’incredibile caso TikTok che lo ha riguardato, è chiaro che il rinnovo resti una chimera, al momento.
Per quanto lo stesso presidente abbia tentato di lasciare uno spiraglio, parlando in un comunicato ufficiale di incontri in queste settimane per trovare una soluzione, l’unica possibile sembrerebbe essere quella di una cessione.
E alla finestra sarebbero già pronti diversi club di Premier, Liverpool su tutti, vogliosi di accontentare il giocatore più che il club azzurro. Cessione che, per come si sono messe le cose, non è più impossibile. Ma molto difficilmente già a gennaio.