Continua a far tremare il calcio italiano il caso scommesse: tremano molti nostri club, compresa la Juventus
Il nuovo scandalo scommesse in Italia sta assumendo proporzioni preoccupanti, e la sensazione è che il ‘vaso di Pandora’ debba ancora essere scoperchiato del tutto. Ai casi già acclarati di Fagioli, Tonali e Zaniolo, se ne potrebbero presto aggiungere altri. E adesso il calcio italiano torna a tremare, compresi i club più prestigiosi.
La situazione è come minimo imbarazzante. Non perché si stia facendo riferimento a partite combinate o altri illeciti che darebbero all’intera vicenda una dimensione ancora più allarmante, ma perché è chiaro che i comportamenti dei giocatori avrebbero dovuto essere vigilati, segnalati e corretti dalle stesse società.
Per questo motivo trema, in queste ore, la Juventus, che ha tenuto a prendere immediatamente le distanze da quanto successo a Nicolò Fagioli attraverso un comunicato ufficiale in cui ha affermato di aver denunciato immediatamente i suoi comportamenti, quando ne è venuta a conoscenza.
Questo però potrebbe non bastare a mettere al sicuro la società bianconera, come le altre squadre indirettamente coinvolte. Lo ha confermato Stefano Bandecchi, ex presidente della Ternana, sindaco di Terni e grande esperto di calcio. Un personaggio importante che, ai microfoni del canale Twitch di TVPlay, ha affrontato questo nuovo scandalo andando all’attacco di un “mondo malato all’origine“.
Bandecchi attacca il calcio dopo il caso scommesse: cosa può succedere
La situazione è gravissima, secondo Bandecchi. Ma non per le scommesse, o non solo, bensì per un mondo in cui a guadagnare sono solo i calciatori, i quali spesso non brillano certo per qualità morali fuori dal campo. Non c’è etica nel calcio, e questo è un problema atavico e quasi irrisolvibile in un paese come il nostro, secondo l’ex numero uno della Ternana.
E se tutto questo non bastasse, a preoccupare i tifosi dovrebbero essere adesso le posizioni della società. Perché secondo il suo punto di vista è difficile che non finiscano per venire coinvolte da questo terremoto, con buona pace del presidente della FIGC Gravina, ancora una volta al vertice di un calcio che fa acqua da tutte le parti.
“Nel calcio non è possibile scommettere senza truccare le partite“, ha spiegato Bandecchi, aggiungendo: “Se tutto questo fosse vero, è chiaro che lo scommettitore sa, o pensa di sapere, in che modo andrà una partita“.
Se i presidenti, dal suo punto di vista, risulteranno però ‘puliti’, i calciatori possono avere la capacità di alterare i risultati anche senza mettersi d’accordo. Perché nel calcio di oggi, ai massimi livelli, in dieci è difficile vincere, e basta l’errore di uno per portare alla sconfitta.
Nonostante, dal suo punto di vista, è possibile che alcuni risultati sul campo siano stati alterati, l’ex presidente della Ternana però prende le difese delle società. Perché se a sbagliare è stato il singolo, è giusto che a pagare sia lui, e non le tifoserie, che non meritano certo di essere punite.
E allo stesso modo Bandecchi difende a spada tratta anche Gravina, alle prese con l’ennesimo scandalo scoppiato durante la sua gestione della Federazione: “Non è sempre lui il responsabile di ciò che accade nel mondo del calcio italiano“.