Il ministro dello sport Andrea Abodi approva le recenti mosse del club di Dan Friedkin investito da una valanga di critiche e accuse
Tra la Roma e il ministro dello Sport Andrea Abodi non corre buon sangue. O meglio, in alcune sue recenti uscite pubbliche, l’ex presidente della Lega di Serie B ha avuto modo di lanciare qualche frecciata nei confronti del club giallorosso.
In particolare subito dopo la finale di Europa League a Budapest Abodi aveva espresso delle critiche non troppo velate nei confronti di Josè Mourinho, che nel parcheggio della Puskas Arena di Budapest aveva urlato pesanti accuse nei confronti dell’arbitro, l’inglese Anthony Taylor. “Le finali si possono vincere e perdere, il calcio è così. Bisogna saperlo accettare“.
Dichiarazioni che non avevano fatto piacere ai vertici del club giallorosso, compreso il presidente Dan Friedkin. Da quel momento i rapporti tra Abodi e la Roma si sono mantenuti su un registro di reciproca cordiale freddezza. Qualche ora fa però, a sorpresa, il capo del dicastero dello Sport del Governo presieduto da Giorgia Meloni, ha spezzato una lancia a favore del club capitolino.
Esprimendo il suo parere, in assoluta controtendenza rispetto ai tanti che hanno mosso critiche molto dure nei confronti della Roma, Abodi ha difeso la scelta della società giallorossa di stipulare un contratto di sponsorizzazione con un colosso dell’intrattenimento di Riyad, la capitale dell’Arabia Saudita.
Il ministro Abodi prende le parti della Roma: “Avrei fatto la stessa cosa”
In cambio di venticinque milioni di euro, per i prossimi due anni il marchio “Riyad Season” farà bella mostra di sè sulle maglie della squadra giallorossa. Un’intesa che ha scatenato la reazione rabbiosa del Comune e delle istituzioni della città. Com’è noto infatti Riyad è in concorrenza con Roma per l’assegnazione di Expo 2030, che sarà decisa il 28 novembre prossimo.
Abodi però in questa vicenda ha preso le parti di Dan Friedkin: “In un mercato libero, in un panorama calcistico che deve fare i conti con il fairplay finanziario capisco le scelte della proprietà della Roma. Avrei fatto lo stesso, non avrei fatto una cosa diversa se fossi stato un americano proprietario di un club con delle difficoltà finanziarie”.
Non sarà dunque la maglia della Roma con il marchio ‘Riyad Season’ a far mancare eventualmente alla Capitale italiana il sostegno necessario ad ottenere l’organizzazione di un evento come Expo 2030. Ma c’è chi ha interesse a farlo credere.