I giallorossi trovano un brand particolare per la maglia. La scelta ha suscitato polemiche con il Campidoglio
Quella del 5 ottobre 2023, per la Roma ma soprattutto per il presidente Dan Friedkin, potrebbe essere una giornata da ricordare. Da questa data infatti i giallorossi sulla maglia potranno sfoggiare il nome di uno sponsor importante. Come scrive Il Corriere dello Sport, parliamo del logo che rimanda a Riyadh Season. Di cosa si tratta? Di un noto e corposo festival dell’Arabia Saudita, eventi, arte, più in generale intrattenimento e sport, che avrà luogo da ottobre 2023 a marzo 2024. Parliamo di una manifestazione che richiamerà nella capitale araba milioni di persone.
Nelle casse societarie, dopo l’accordo con la General Entertainment Authority (GEA), entreranno 25 milioni di euro in due anni più altri bonus. Non solo. In terra araba potrebbero svolgersi tanti eventi a marchio A.S. Roma, ci saranno certamente due amichevoli, possibile si tengano nella pausa invernale o in quella per le nazionali. Infine, a Riyadh potrebbe aprire uno store ufficiale del club capitolino.
Il marchio andrà a sostituire la scritta SPQR che la squadra di Jose Mourinho ha vestito in tutti i match ufficiali in questa stagione. Curiosità; già da mercoledì mattina, nei negozi ufficiali, era vietato apporre la suddetta scritta, proprio in attesa della firma della nuova partnership commerciale.
La Roma “spinge” Riyadh: stupore in Campidoglio
Ovvio che l’accordo rappresenti per la Roma un ricavo importante, soprattutto per una società che a causa delle violazioni commesse in termini di Fair Play Finanziario, ad agosto 2022 ha siglato con la Uefa un settlement agreement fino alla stagione 2026-2027.
Il passo compiuto proietta la Roma in un ambito commerciale di assoluta rilevanza, soprattutto pensando a cosa l’Arabia Saudita abbia determinato nel calciomercato nella scorsa estate.
Tantissimi i soldi che il Public Investment Fund (PIF), tramite le quattro squadre controllate in campionato, ha immesso in Italia e non solo. Il PIF inoltre è proprietario del Newcastle, club che ha versato al Milan ben 80 milioni per Tonali.
“Siamo entusiasti di dare il benvenuto a Riyadh Season come nuovo Main Partner dell’AS Roma,” ha dichiarato Lina Souloukou, Chief Executive Officer & General Manager del Club. “La nostra partnership è il riconoscimento dell’AS Roma come brand di livello globale e di importanza strategica per il futuro del calcio in Arabia Saudita”, ha aggiunto la dirigente. Tutto bene all’apparenza quindi, ma cosa è ad aver creato rumore e un po’ di imbarazzo nella Città Eterna?
La Roma sarà un veicolo pubblicitario importante per Riad, l’altra citta che insieme alla sudcoreana Busan, concorre all’assegnazione dell’Expo 2030. Come precisa La Gazzetta dello Sport, parliamo di un evento che come indotto potrebbe spostare fino a 10 miliardi di euro.
La città vincente verrà scelta il prossimo 28 novembre a Parigi da 180 paesi. Come scrive la Rosea, mercoledì ci sono stati due colloqui telefonici tra il sindaco capitolino Roberto Gualtieri e la stessa Souloukou che ha poi avvisato il presidente del Coni, Giovanni Malagò, oltre al ministro dello Sport, Andrea Abodi.
Sulla nuovo sponsor si è espresso il primo cittadino dell’Urbe. “Ho da poco saputo dell’accordo della Roma con il nuovo sponsor di Riad. Devo capire bene di cosa si tratta. Di sicuro a Riad ci temono seriamente”, ha spiegato l’erede di Virgina Raggi. “Noi siamo Davide, loro sono Golia come dimostra la immensa capacità di spesa, compresa la scelta di venire a sponsorizzare la Roma”, ha concluso il sindaco.