Grane piuttosto importanti per Cristiano Ronaldo. Il fuoriclasse portoghese che gioca in Arabia Saudita potrebbe rischiare ancora grosso
Senza dubbio è il calciatore più glamour e più chiacchierato della sua generazione. Cristiano Ronaldo, il numero 7 per antonomasia, icona di professionalità, di leadership sportiva ma anche di fascino e forza fisica.
Un atleta amato ed odiato allo stesso tempo, visto che il suo carattere pretenzioso ed a tratti esagerato piace e non piace agli appassionati di calcio. Ma la carriera ed i trofei vinti parlano da sé: Ronaldo è sicuramente uno dei giocatori più forti ed espressivi di sempre.
Oggi Cristiano Ronaldo vive il suo idillio anche personale, giocando in Arabia Saudita con un contratto faraonico e vertiginoso. Ma anche a livello familiare, con il nucleo allargato che comprende i suoi 4 figli e l’attuale compagna Georgina Rodriguez, splendida modella spagnola (di origine argentina) che lo ha seguito nell’avventura in medio oriente.
Si riapre il caso Ronaldo-Mayorga: richiesto l’annullamento dell’archiviazione
Spunta però un problema piuttosto grosso per Cristiano Ronaldo. L’ex campione di Real Madrid e Juventus rischia di veder tornare in discussione un processo, molto delicato, che riguarda una sua presunta violenza sessuale.
Parliamo del caso di Kathryn Mayorga, donna che accusò Ronaldo di stupro in una stanza di Las Vegas nel 2009. Il caso fu archiviato qualche anno fa, anche dopo che il calciatore pagò più di 300 mila dollari la presunta vittima per il suo silenzio, per non rovinare l’immagine e la fama di CR7.
Il caso però non è chiuso; la Mayorga ha deciso di ricorrere alla Corte d’Appello degli Stati Uniti, alla quale è stata presentata la richiesta di annullare l’archiviazione del caso e di riaprire la causa civile intentata per la prima volta in Nevada nel 2018, quando fu resa pubblica la vicenda.
Secondo ciò che ha scritto Sky UK, l’obiettivo di Kathryn Mayorga e dei suoi legali è quello di contestare la scelta del giudice della Corte Federale del Nevada di includere come prova l’accordo di riservatezza firmato nel 2010. Anche se dalla parte di Ronaldo è stato sempre ammesso come il rapporto intimo fra il calciatore e la donna fosse consensuale, mentre il suddetto accordo di riservatezza era stato siglato per non fare diventare tale relazione di dominio pubblico.