L’ex figliol prodigo del Manchester United, tornato in libertà dopo le accuse di violenza sessuale, viene accolto a malo modo
Chi se lo sarebbe mai aspettato. Mason Greenwood ha avuto subito l’opportunità di tornare in carreggiata dopo un anno abbondante dalla sua ultima gara all’Old Trafford con il Manchester United: era il 22 gennaio 2022 e i Red Devils vinsero di misura contro West Ham.
Ai tempi il classe 2001 dell’Academy dei rossi di Manchester non era a conoscenza che quella sarebbe stata la sua ultima partita tra le fila della squadra di cui è tifoso: qualche giorno dopo sarà infatti accusato di violenza sessuale a seguito della pubblicazione sui social di video e foto compromettenti ad opera della sua ex ragazza.
Una mazzata clamorosa, per chi come lui era in rampa di lancio per diventare la nuova stella del calcio britannico e del Manchester United.
Greenwood al Getafe: coro amaro per lui
Greenwood è stato in un carcere maschile per quasi tutto il 2022. Nell’ottobre dell’anno scorso fu scarcerato ma in seguito di nuovo incarcerato per aver violato le regole di libertà condizionata. Finisce dunque di nuovo ammanettato: è tornato in libertà, questa volta in maniera definitiva, soltanto nel febbraio 2023. Il giudice infatti ha dovuto per forza di cose liberarlo a causa della mancanza di testimoni.
Il 21enne è tornato in libertà e si è subito impegnato a trovare una squadra con cui ripartire dopo il rifiuto dello United di riaccoglierlo tra le proprie fila. Alla fine dell’ultima sessione di mercato ha trovato un’opportunità al Getafe che gli ha offerto un contratto annuale in prestito secco. La sua prima partita ufficiale, a distanza di due anni abbondanti, è andata in scena lo scorso fine settimana contro l’Osasuna.
Tutto è andato come previsto? Decisamente no, in quanto il fantasista dopo aver effettuato il suo debutto entrando al posto di Latasa ha ricevuto un benvenuto molto amaro. Tredici minuti per lui, pochi e decisamente sottotono come era facile prevedere, ma caratterizzati da un coro poco amichevole organizzato dai tifosi dell’Osasuna. “Muori Greenwood, muori!”, gli hanno urlato i supporter ospiti ricordando tutto il loro disprezzo per quanto fatto in passato dal centrocampista offensivo.
La società di Pamplona ha promesso sanzioni contro i suddetti tifosi mentre la Liga si sta adoperando affinché casi gel genere non si ripetano più nel corso della stagione.