Nelle ultime ore è arrivato l’annuncio che nessun tifoso avrebbe voluto sentire: la decisione ufficiale è stata presa
Tutti gli addii nel mondo dello sport fanno male, ma ad alcuni almeno i tifosi sono preparati. Quando però arriva una notizia all’improvviso che sconvolge il mondo dell’agonismo, allora scattano le recriminazioni e i dubbi.
Nelle ultime ore è successo di nuovo, dopo una novità che ha sconvolto il mondo dello sport, al termine di una stagione lunghissima. La settima prova della prima Coppa del Mondo UCI Enduro in Alta Savoia ha anche messo la parola fine alle fatiche degli atleti.
Nella gara maschile, il leader del campionato Richie Rude (Yeti/Fox Factory Racing), leader della classifica generale ha avuto un inizio incerto, con un sesto posto nella prima Prova Speciale, mentre il principale rivale della serie Jesse Melamed (Canyon CLLCTV) ha conquistato la vittoria. Ed è andato avanti, perché ha vinto quattro delle sette Speciali mettendo le mani sul trofeo, con Alex Rudeau che ha conquistato il secondo posto e Rude il terzo.
Il terzo posto di Rude gli è bastato per il suo primo trofeo assoluto di Coppa del Mondo di Enduro UCI, dopi i due trofei assoluti di Enduro World Series conquistati in passato. Melamed ha conquistato il secondo posto nella classifica generale, mentre Alex Rudeau si è aggiudicato il terzo posto. Tommaso Francardo è stato il primo degli italiani, 27°.
Nella gara femminile, la vittoria assoluta della serie ha premiato Isabeau Courdurier. L’atleta di Lapierre Zipp Collective ha battuto Morgane Charre (Pivot Factory Racer), l’unica che teoricamente poteva togliere alla due volte vincitrice dell’Enduro World Series il titolo. Alla fine prima Courdurier, seconda Charre e terza Harriet Harnden, con Gloria Scarsi che ha chiuso in ottava posizione.
Addio devastante nello sport: il ritiro adesso è ufficiale, tifosi sconvolti
Tutto bello, anche perché l’interesse sulla Coppa del Mondo Enduro è stato alto per tutta la stagione. Ma c’è anche il rovescio della medaglia rappresentato da una conclusione che non è stata felice per tutti. Perché il ciclismo è fatto di campioni ma anche di marchi e di produttori, quello che investono soldi nel prodotto e nell’agonismo.
Nonostante quello della mountain bike sia un mondo che coinvolge milioni di appassionati in tutto il mondo, il mercato è in continua evoluzione. Quello della Coppa del Mondo Enduro è stato un bell’esperimento, ma non ha pagato fino in fondo e così a poche ore dal ritiro ufficiale di Ibis, arriva anche quello dei canadesi di Devinci.
Un annuncio che era nell’aria già da qualche settimana ma adesso è ufficiale : “Dopo un’attenta valutazione – si legge nel comunicato – in linea con la nostra visione in evoluzione, abbiamo deciso di non schierare una squadra per la Coppa del Mondo di Enduro del 2024. Questa decisione non è stata presa alla leggera e riflette uno spostamento della nostra attenzione verso diversi aspetti del nostro marchio e della comunità della mountain bike”.
Devinci conclude spiegando che nonostante l’addio a questa parte dell’agonismo, non mancherà il suo impegno per lanciare prodotti nuovi, in linea con le attese del pubblico. E in ogni caso ringrazia tutti gli atleti che hanno vestito i suoi colori nell’Enduro World Series e nella Coppa del Mondo di Enduro. La passione per questo sport andrà avanti.