La situazione in casa Juventus sta diventando sempre più opprimente: ecco cosa potrebbe accadere
Massimiliano Allegri alla sua seconda stagionale allo Stadium di fronte alla Lazio di Maurizio Sarri aveva gli occhi puntati sul terreno di gioco ma la mente che viaggiava altrove. Malgrado il successo contro i rivali biancocelesti, il tecnico della Juve non può non pensare alla situazione nella quale si è cacciato il “suo” Paul Pogba.
Fu proprio il livornese a chiederlo all’allora dirigenza guidata dal presidente Andrea Agnelli. Che lo accontentò conscio della situazione fisica del francese non proprio brillante già nei suoi ultimi mesi a Manchester. Ma la Juventus ha creduto in lui, inconsapevole tuttavia di quello che gli sarebbe capitato: tra infortuni gravi, ricadute varie e promesse non mantenute il ‘Polpo’ non ha decisamente dato prova del suo indiscutibile talento.
E ora sta tenendo banco in questo giorni la situazione doping che lo vede coinvolto di persona. Lo scorso 20 agosto, alla prima della Vecchia Signora contro l’Udinese, nel corpo di Pogba furono ritrovate tracce di testosterone, nota sostanza proibita negli ambienti sportivi. E da lì in poi è esploso l’ennesimo caso con protagonista il francese che ora rischia quattro anni di stop (controanalisi – che saranno effettuate il prossimo 15 ottobre – permettendo).
Juventus, Pogba: tra infortuni e caso testosterone
L’approdo di Pogba in bianconero era stato salutato dai tifosi nel migliore dei modi con tanto di video della società dove finalmente il francese, dopo gli ultimi anni allo United non proprio esaltanti specialmente dal punto di vista fisico, appariva sorridente nel volo che lo portava a Torino Caselle.
Ma quel sorriso sarebbe stato prima o poi sostituto da un broncio costante: non passa nemmeno un mese e Pogba si ferma durante la tournée bianconera negli Usa. È il 24 luglio e il classe ’93 era stato presentato l’8. Da lì in poi comincia il suo calvario con un’operazione al menisco più volte rimandata su decisione dei suoi medici personali. Non quelli della Juventus che anzi pressavano affinché finisse sotto i ferri.
Il 5 settembre Pogba viene finalmente sottoposto a intervento per ovviare al problema del menisco: otto settimane di stop. Rinuncia persino ai Mondiali da campione del mondo in carica pur di tornare in pista il prima possibile dopo essersi preso qualche critica a causa di vacanze invernali fin troppo prolungate e celebrate sui social.
Attorno al francese si creano i soliti schieramenti: c’è chi lo difende e chi lo attacca senza pretese. Tornerà in campo solo per una manciata di minuti in una partita del tutto particolare: il Derby di Torino. Al minuto 68′ entra in campo accolto dal tifo bianconero, compie qualche buona giocata ma niente di più. Dopodiché giocherà qualche minuto contro la Roma, per poi non essere convocato né per la sfida europea contro il Friburgo né contro la Sampdoria, a causa di un problema muscolare.
Tornerà in campo da titolare solo contro la Cremonese, ma sarà anche quella una gara sfortunata per lui: al 24′ dopo un cross subisce l’ennesimo stop fisico: una lesione di basso grado al retto femorale della coscia sinistra. La sua prima stagione in bianconero termina così. “Era stato voluto da Allegri ma è stata una scommessa persa“, ha detto il giornalista Mario Mattioli ai microfoni di Radio Radio. Impossibile a questo punto dargli torto.