Un tecnico rischia già l’esonero dopo poche partite, a causa dei risultati deludenti. Le aspettative su di lui erano già piuttosto alte
La stagione è appena iniziata, ed è presto per fare pronostici o dare giudizi sull’operato degli allenatori. Questo, almeno, in teoria, perché le storie di panchine che saltano dopo poche partite non sono una novità, e in Italia lo si sa molto bene. Proprio in questi giorni si sta discutendo dei presunti malumori di alcuni dirigenti per le prestazioni di una squadra, che ha ottenuto risultati ben al di sotto delle ambizioni, nonostante le poche partite. E adesso, il tecnico sarebbe clamorosamente a rischio.
Due partite e due sconfitte, anche se poco rilevanti in termini di risultato, possono bastare per vedere la fine anticipata della luna di miele e l’inizio delle prime frizioni. Sulla graticola c’è un allenatore italiano molto noto, anzi molto discusso, dopo le ultime vicende. Parliamo ovviamente di Roberto Mancini, ex ct dell’Italia e da poche settimane tecnico dell’Arabia Saudita, la grande protagonista – soprattutto con i suoi club – del calciomercato dell’ultima estate.
Lo scorso 27 agosto, Mancini ha ufficializzato l’inizio della sua avventura a capo dell’Arabia Saudita, con un contratto faraonico da 100 milioni di euro in quattro anni. Un grande investimento da parte della selezione di Riad, finalizzato a tornare a conquistare un trofeo internazionale, come ad esempio la Coppa d’Asia, che manca dal 1996. I miglioramenti sono attesi anche ai Mondiali, dove ormai i sauditi sono una presenza fissa, ma non superano i gironi dal 1994.
Mancini a rischio: il tecnico parte molto male con l’Arabia Saudita
Un progetto che deve condurre, sul lungo periodo, ai Mondiali del 2034, che Riad spera di poter organizzare in casa propria. Ma l’inizio dell’avventura di Roberto Mancini non è stato dei più brillanti, con due sconfitte in due partite, anche se solamente amichevoli. A deludere è stato, oltre al risultato, la prestazione generale, contro avversari non particolarmente temibili. E ovviamente, anche lo scenario, visto che per l’occasione si è giocato a St. James’ Park, la “casa” europea dell’Arabia Saudita.
L’8 e il 12 settembre, la nazionale araba ha infatti giocato nello stadio del Newcastle, il club dal 2021 di proprietà del fondo sovrano del paese. E le cose non sono andate bene, perdendo 3-1 contro la Costa Rica e 1-0 contro la Corea del Sud. La ‘Gazzetta dello Sport’ ha rivelato che il tecnico italiano sarebbe già sotto pressione, e a novembre, con l’avvio delle qualificazioni ai Mondiali del 2026, non saranno più concessi passi falsi.