La Lega Calcio non è ancora riuscita a cedere i diritti televisivi dei prossimi cinque campionati di Serie A. Le offerte finora latitano
Il Governo italiano è andato incontro alle richieste dei club di Serie A approvando la norma che estende a cinque anni la possibile durata dei contratti di acquisizione dei diritti televisivi. Un via libera accolto con entusiasmo dai 20 presidenti della massima serie convinti di poter cedere il prodotto calcio per le prossime cinque stagioni a cifre mai raggiunte prima.
Ma i club di Serie A hanno fatto i conti senza l’oste, vale a dire la decisione presa dai broadcaster interessati al prodotto calcio di non spendere cifre considerate fuori mercato. Una sorta di accordo anti rialzista tra le varie emittenti televisive che ha preso in contropiede le società.
I presidenti di tutte le società di Serie A erano convinti di poter incassare dalla vendita dei diritti una cifra superiore al miliardo e cento di euro l’anno, ma le offerte arrivate a Via Rosellini durante la scorsa primavera in risposta ai bandi preparati dall’Assemblea di Lega non si erano neanche avvicinate alla cifra richiesta.
Inevitabile il passaggio alla fase successiva, quella in cui si è proceduto alle cosiddette trattative private. I tre soggetti rimasti in corsa – DAZN, Sky e Mediaset – hanno formulato proposte che ancora una volta sono state ritenute insoddisfacenti. È dunque iniziato un lungo braccio di ferro che potrebbe risolversi in un modo o nell’altro nei prossimi giorni.
Diritti TV, in arrivo nuove offerte da Sky e DAZN: la Serie A riflette
Il presidente della Lega di A, Lorenzo Casini, ha infatti annunciato possibili e significative novità a breve: “I diritti tv? Stiamo proseguendo la trattativa privata. Sono arrivate offerte che le squadre stanno valutando. C’è ancora tempo fino a metà ottobre”. Il conto alla rovescia prevede ancora un mese di tempo per trovare un’intesa e scongiurare il rischio che la Serie A resti senza copertura televisiva.
Oltre alla cessione dei diritti ‘domestici’ è aperto il fronte della commercializzazione dei diritti internazionali a partire dal 2024-2025 in poi. Anche su questo fronte qualcosa di importante si starebbe muovendo e nelle prossime settimane, ha assicurato il presidente Casini, la Lega sarà in grado di comunicare novità di rilievo. Il calcio italiano prova a rialzarsi, me le prospettive non sembrano esaltanti.