Mourinho rischia già il posto, in quello che sarà il suo ultimo anno di contratto alla Roma. Il suo erede sembra essere già stato scelto
Questo è l’anno decisivo per la Roma di Mourinho, quello in cui non è permesso sbagliare. È il terzo anno dell’allenatore portoghese nella capitale, e presumibilmente la sua ultima occasione per ottenere il risultato più importante: la qualificazione alla Champions League. L’inizio di stagione, però, non è stato dei migliori, e sono tornate a galla le perplessità sul suo operato, come di frequente accaduto anche nei due anni precedenti. E il club, ormai, starebbe già pensando al futuro.
Il matrimonio tra la Roma e lo Special One, nell’estate del 2021, ha avuto tante diverse motivazioni. La volontà della nuova proprietà giallorossa di dare una svolta alla storia del club e alle sue ambizioni, ma anche quella di Mourinho di rilanciarsi dopo tante esperienze deludenti. Ma dopo due anni il progetto romanista si può dire riuscito solo a metà, nonostante la conquista della Conference League e la finale di Europa League pochi mesi fa.
In entrambe le due stagioni complete di Mou sulla panchina capitolina, ci sono stati momenti di crisi e tensione, in cui si è vociferato seriamente di un suo possibile esonero a stagione in corso. Gli investimenti sul mercato ci sono stati, ma la Roma ha vinto un solo trofeo e non è mai arrivata tra le prime quattro in Serie A, anche a causa di un gioco che non ha mai convinto. E l’inizio di questo campionato, con 1 punto in 3 partite, è senza dubbio molto preoccupante.
Mourinho a rischio: la Roma già pensa a un campione d’Italia al suo posto
È presto per fare pronostici sulla stagione giallorossa e sul prossimo futuro della sua panchina, ma il rapporto tra Mourinho e la Roma non sembra destinato a durare oltre questa stagione. Le prossime quattro partite (Empoli, Servette, Torino e Genoa) saranno certamente decisive, ma sul lungo periodo il portoghese dovrà riuscire a qualificare la squadra in Champions League. Solo così potrà sperare, nel caso, in un rinnovo a giugno 2024.
Per contro, i Friedkin avrebbero già in mente il nome con cui sostituirlo, l’estate prossima o anche già nel corso della stagione. Un nome ambizioso ed economicamente importante, dato che stiamo parlando di Antonio Conte. L’ex di Juventus, Chelsea e Inter è un tecnico di prestigio, un vincente, e soprattutto a livello tattico non richiederebbe rivoluzioni rispetto all’epoca di Mourinho. Il nodo resta ovviamente quello dello stipendio, che dovrà essere sensibilmente ridotto per rientrare nei parametri della Roma.