Gli stadi in Italia sono stati letteralmente invasi da una situazione di caos senza precedenti. Si parla di un blocco di valore ingente
Il budget destinato a numerosi stadi sta venendo clamorosamente bloccato per via di alcuni cavilli burocratici di forza maggiore. Come da titolo si sono stanziati infatti 2,5 miliardi di euro, che si sono visti ostacolati per mano delle autorità competenti. E che dunque, per via di questa motivazione, non possono essere utilizzati per lo scopo a cui adibiti.
All’origine di tutto questo c’è ovviamente una motivazione ben precisa, che bisogna ricercare in un caso di cronaca avvenuto recentemente. La situazione soprattutto a Milano sembra essere molto tesa. Inter e Milan sembrano ormai pronte a raggiungere altri lidi, con il sindaco Sala che potrebbe ritrovarsi con un impianto storico ma senza padroni.
Il contesto generale non appare drammatico soltanto nel capoluogo lombardo, bensì anche in altri luoghi. Un altro esempio è Firenze, con lo stadio dell’omonima squadra attualmente sprovvisto dei fondi che il Pnrr prevede. Insomma, universalmente sono davvero poche le strutture che se la passano bene. Fatta eccezione per gli stadi di proprietà, che non sembrano risentire delle difficoltà descritte appena sopra.
Si dovrà dunque andare alla ricerca di un nuovo finanziamento pubblico, per poter sopperire alle mancanze registrare. I lavori che dovranno essere effettuati superano abbondantemente il valore miliardario, e riuscire a trovare le parti mancanti di questo intricato puzzle non è affatto facile. Anzi. L’esatto opposto probabilmente.
Il Gewiss Stadium di Bergamo chiuderà i suoi lavori nel 2024, cosa che rappresenta un’eccezione visti i tempi che corrono di recenti. Ma qual è il motivo preciso per cui tutto ciò avviene? Non esiste una correlazione volontaria, bensì un mix di situazioni e contesti differenti che stanno rallentando non poco il processo burocratico legato agli stadi.
Quali sono le squadre “in gabbia”?
Le squadre che sono ingabbiate da questa situazione, oltre a quelle citate, sono anche Bologna e Cagliari. Per quanto concerne i felsinei, il progetto presentato 7 anni fa potrebbe prendere forma a breve. Non prima che si sia svolta la gara pubblica per prendere in carico i lavori. Il costo sarà di oltre 150 milioni di euro, e sarà pronto tra circa 4 stagioni.
Infine c’è il caso sardo, con il progetto del nuovo stadio che almeno al momento stenta a decollare. La Regione metterà a disposizione circa 60 milioni di euro su circa 200 milioni totali.