Non si placano le voci contro l’allenatore portoghese: ancora critiche per il suo gioco espresso finora
Nel pieno della sosta delle Nazionali si continua a discutere di ciò che non va in gran parte delle squadre di Serie A. Sul banco degli imputati ci finiscono gli allenatori poiché sono loro i primi a prendersi i meriti delle vittorie, così come delle sconfitte.
José Mourinho si aspettava di iniziare meglio per mettere da parte i fantasmi della scorsa stagione, come la scarsa capacità di mantenere la palla e finalizzare, ma avrà constatato durante le prime tre uscite – due sconfitte contro Milan e Verona e un pari scoppiettante contro la Salernitana alla prima – che ci sono molte cose che non vanno.
Indicativo anche il fatto che lo Special One, sin dalla sconfitta contro il Milan, non abbia nemmeno riferito una parola alla stampa. Silenzio assordante interrotto solo sui social dove ha mandato una frecciatina a chissà chi per la mancanza di calciatori a Trigoria. Tra infortunati e partenti per le Nazionali, il portoghese sta preparando le prossime sfide con soli sette elementi.
La prossima sfida Roma-Empoli sarà da considerarsi una sorta di una finale poiché la formazione giallorossa – anche se siamo soltanto all’inizio – non può permettersi affatto di perdere punti per strada.
Roma, Mourinho criticato (ancora una volta)
Le critiche fanno parte del gioco e lui ne ha digerite a bizzeffe nei suoi anni romani, dove gli viene sempre chiesto quel salto di qualità che rendi la Roma alla pari delle altre squadre che lottano a pieno titolo per lo Scudetto. Obiettivi ambiziosi, ma a Roma ci sarà ancora da lavorare, soprattutto dal punto di vista mentale e psicologico, nonché sul piano realizzativo. E in tal senso i tifosi sperano nell’esplosione definitiva della coppia Lukaku-Dybala, sulla carta da prima della classe.
Ma c’è una grande parte della tifoseria che considera Mou troppo dipendente dai numerosi trofei vinti sin da quando ha cominciato ad allenare, da quel passato troppo opprimente da gestire. E c’è chi invece pur considerandolo un vincente continua a ritenerlo un tecnico da troppi anni lontano dai titoli nazionali, come il giornalista Furio Focolari. A Radio Radio, ha parlato a chiare lettere di Mourinho definendolo un “ciclista da Parigi-Roubaix” ma che “nelle grandi corse a tappe non è un grande allenatore“.
Insomma, secondo molti rimane un grande allenatore ma che negli ultimi anni ha faticato molto a imporsi nei campionati in cui ha preso parte finendo quasi sempre nella morsa delle critiche.