Batistuta sindaco di Firenze? Una proposta improvvisa che ha subito fatto emozionare molti tifosi, ma che presenta diverse difficoltà
Gabriel Omar Batistuta è stato un indimenticabile protagonista del calcio italiano degli anni Novanta. Stella della Fiorentina tra il 1991 e il 2000, ha poi trascinato la Roma verso lo scudetto del 2001. Uno dei più forti centravanti della storia del calcio, capace di segnare ben 208 gol a Firenze e 243 in Serie A, contando anche i 2 con la maglia dell’Inter. Una figura del genere travalica ovviamente i confini sportivi per diventare eroe popolare e personaggio di culto. E c’è chi ha pensato di sfruttare questa cosa in ambito politico.
Nei giorni scorsi è emersa infatti l’idea di candidare l’ex calciatore argentino, oggi 54enne, a sindaco di Firenze. Una suggestione non assurda, visto l’appeal che Batistuta esercita ancora sul pubblico del capoluogo toscano, e che potrebbe portare molti voti in caso di una sua candidatura. Questo sarebbe stato il piano dell’opposizione in consiglio comunale, ovvero dai partiti di centrodestra. Un modo per conquistare una città che Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia non hanno mai governato.
Bisogna risalire infatti fino al 1985 per trovare un sindaco appartenente a un partito non di sinistra o centrosinistra (il repubblicano Lando Conti). Ma d’altronde la destra fiorentina ha spesso avuto legami con il mondo del calcio, se pensiamo che già nel 2009 candidò a sindaco Giovanni Galli, ex portiere di Fiorentina e Milan. E anche per Batistuta non si tratta della prima volta che viene accostato alla politica italiana, dato che in passato già Matteo Renzi lo voleva candidare in Consiglio Comunale, secondo varie fonti.
Batistuta sindaco di Firenze: suggestione impossibile
Ma questa idea è destinata a rimanere irrealizzabile, anche perché gli stessi partiti di opposizione a Firenze hanno smentito di stare pensando all’ex-attaccante come candidato. Se anche l’indiscrezione fosse stata vera, inizialmente, a bloccare tutto sarebbe stato il nodo della nazionalità, dato che Batistuta non ha il passaporto italiano, e non può quindi assumere incarichi politici nel nostro paese.
A chiudere definitivamente la vicenda, comunque, ci ha pensato lo stesso Batigol nella giornata di giovedì 8 settembre. Con un messaggio sui social, ha smentito di essere stato contattato per una candidatura politica, specificando di non esservi nemmeno interessato. Ha aggiunto che una simile carica di potere “dovrebbe essere occupata solo da coloro che sono stati adeguatamente preparati”.