Continuano le polemiche dopo il mancato rigore concesso al Bologna contro la Juventus: il giornalista interviene nella polemica
La seconda giornata di campionato ha regalato certamente risultati interessanti. Se le vittorie di Napoli e Inter, contro Sassuolo e Cagliari, non hanno sorpreso né dato adito a polemiche, stupiscono molto di più quelle di Genoa ed Hellas Verona contro Lazio e Roma, e soprattutto il pareggio casalingo della Juventus contro il Bologna, arrivato addirittura in rimonta.
In particolare, dopo la partita dell’Allianz Stadium non solo i tifosi ma anche i dirigenti del club felsineo si sono lamentati del rigore non concesso dall’arbitro Marco Di Bello per il clamoroso fallo di Samuel Iling Junior su Dan Ndoye, sul quale nel post partita ha avuto molto da ridire l’amministratore delegato rossoblu Claudio Fenucci.
Juventus-Bologna, il tweet di Salandin: “Devastante”
L’argomento di discussione principale della gara è stato proprio questo, con tantissimi giornalisti e opinionisti che hanno criticato la direzione del fischietto brindisino. Molti tifosi juventini, però, si lamentano del fatto che la stampa sottolinei soltanto questo episodio, senza considerare quelli a sfavore della propria squadra, e che la penalizzazione del direttore di gara sia arrivata solo per quel mancato rigore.
Il giornalista di Tuttosport Stefano Salandin, su Twitter, ha criticato questa tendenza, scrivendo: “Ora, che in questa epoca di feroce polarizzazione la comunicazione sia (anche in modo becero) tifosa ci sta (è osceno e umiliante, ma ci sta). Ma che alla polarizzazione si pieghino anche le istituzioni è devastante e spazza via ogni paravento di indipendenza. Auguri”.
Ora, che in questa epoca di feroce polarizzazione la comunicazione sia (anche in modo becero) tifosa ci sta (è osceno e umiliante ma ci sta). Ma che alla polarizzazione si pieghino anche istituzioni è devastante e spazza ogni paravento di indipendenza. Auguri. @AIA_it #VAR
— stefano salandin (@SalandinS) August 29, 2023
Il riferimento è naturalmente alla pena arrivata da parte dell’AIA, che ha sospeso Di Bello per cinque partite. Moltissimi tifosi bianconeri hanno infatti criticato lo stesso direttore di gara per la mancata concessione di due calci di rigore, di cui uno per un presunto fallo su Federico Chiesa e l’altro per un fallo di mano di Jhon Lucumì su un tentativo di Timothy Weah.
Se il primo episodio può essere giudicato dubbio, il fallo di mano è invece più discusso perché, nella stessa giornata, è stato fischiato un calcio di rigore anche al Milan contro il Torino per un fallo di mano simile commesso da Alessandro Buongiorno sul quale, però, le moviole sono state molto divise. Il giornalista, esponente del quotidiano torinese e per questo vicino all’ambiente juventino, ha cavalcato l’onda dell’indignazione dei tifosi e scatenato un dibattito che, certamente, farà parlare tutti, supporter bianconeri e non.