Il centrocampista francese, protagonista di un vero e proprio calvario, incassa con soddisfazione l’annuncio ufficiale
108′ in Serie A. 42′ in Europa League e 11′ in Coppa Italia. Totale: 161 minuti in campo durante l’intera passata stagione. I numeri impietosi condannano Paul Pogba, il centrocampista che la Juve ha ripreso – a costo zero – dal Manchester United dopo averlo salutato nel 2016, ceduto per la stratosferica cifra di 105 milioni di euro. Non scopriamo certo l’acqua calda se diciamo che finora il ritorno del francese – il cosiddetto Pogback – sia stato un fiasco assoluto.
Tra infortuni, molteplici, e anche qualche problema di natura disciplinare (celebre la mancata convocazione dello scorso anno in Europa League per un ritardo alla riunione tecnica) il calciatore non è stato un fattore, anzi. I suoi 10 milioni di ingaggio annuo pesano, vieppiù ora che la Juve non ha gli introiti dalla Champions League, sulle casse bianconere. Ma la società, forse anche per un’assenza concreta di proposte per il cartellino del giocatore, ha deciso di rinnovargli la fiducia. Forse però il calvario sta per finire.
Pogba si sta allenando al meglio per tornare a disposizione di Allegri quanto prima. La lista degli infortuni dello scorso anno recita menisco, ginocchio, inguine, adduttori, coscia: il francese spera di aver definitivamente pagato il suo salatissimo conto con la sorte, preparandosi a vivere finalmente una stagione da protagonista.
Pogba, le parole di Deschamps galvanizzano il francese
Confermato alla guida della nazionale francese dopo un Mondiale perso solamente all’appendice dei rigori contro l’Argentina, Didier Deschamps è pronto a riportare la sua Francia sul tetto d’Europa. E poi, se non dovesse interrompersi prima il rapporto, sulla vetta del mondo. In vista delle gare di qualificazione ad Euro 2024 l’ex giocatore della Juve ha pre-convocato Pogba: un gesto, un atto, che il selezionatore ha voluto spiegare così ai microfoni de L’Equipe.
“Pogba è ancora un giocatore della Francia. Almeno potenzialmente sì, ma viene da un anno complicato con i suoi infortuni e i suoi problemi extra-sportivi. Parlo spesso con lui: deve mettere insieme allenamenti, spezzoni di gara, partite. Voglio Paul nella squadra francese se torna ad essere Paul. Penso che lui possa tornare, ha la mentalità e le capacità per riuscirci“, ha detto Deschamps.
Parole chiare, che dovranno fungere da stimolo per le motivazioni del calciatore, passato in relativamente poco tempo dallo status di fuoriclasse a quello di oggetto misterioso. Di calciatore ormai logorato dagli infiniti problemi fisici. Chissà che questa stagione non possa essere ricordata come quella della definitiva rinascita. Del vero Pogback, insomma.
