Cambia tutto nella trattativa che potrebbe portare Spalletti sulla panchina della Nazionale: Napoli e FIGC non se l’aspettavano
Sono giorni caldissimi sul fronte del nuovo commissario tecnico. In FIGC non si pensa ad altro, le pagine dei giornali sono in larga parte dedicate a un tema che sta a cuore a tutti. E i colpi di scena si stanno susseguendo uno dopo l’altro. Dalle dimissioni di Mancini in avanti, nel calcio italiano si è generato un caos con pochi eguali.
Il preferito di Gravina per ereditare la panchina della Nazionale sarebbe infatti Luciano Spalletti, al centro però di un caso mediatico senza precedenti.
In questa storia sono infatti coinvolti non solo l’allenatore e la Federazione, ma anche il Napoli, sua ex squadra, Aurelio De Laurentiis che lo ha blindato con un contratto dal quale potrebbe sciogliersi solo attraverso il pagamento di una penale e di conseguenza tutti gli altri club e i tifosi delle squadre di Serie A.
La vicenda è intricatissima. La FIGC non vuole pagare la penale al Napoli per liberare Spalletti. In questo modo si attirerebbe le ire, giustificate, di tutte le altre squadre iscritte alla federazione, che deve rimanere superpartes e non può distribuire denaro ai club, se non per questioni chiare e legittime.
Dal canto suo DeLa ha diritto di chiedere che gli accordi vengano rispettati. Non c’è motivo legale e reale per cui dovrebbe dare il via libera a Spalletti senza dire una parola. Un punto di vista che ha spiegato, chiaramente, nell’ormai celebre comunicato sulla “questione di principio” che tante ironie e critiche ha attirato sul numero uno del Napoli.
In tutto questo, Spalletti starebbe lavorando, con il figlio avvocato e il suo team di legali, per cercare di risolvere la questione, possibilmente con la diplomazia e senza dover pagare in prima persona una penale che di fatto spetterebbe proprio a lui. Ma nelle ultime ore sarebbe sorto un nuovo ostacolo ad impedire il possibile approdo di Luciano in Nazionale. E si tratterebbe di un colpo di scena clamoroso.
Spalletti rinuncia alla Nazionale? Il ribaltone sorprende i tifosi
La Nazionale è il sogno di tutti, anche degli allenatori. Questo è poco ma sicuro. Prendere le redini della rappresentativa del proprio paese è un grande onore, oltre che un onere non da poco, specialmente in un momento storico non proprio felice per il calcio italiano.
Ma Spalletti sarebbe disposto, a quanto pare, a rinunciare a questa grande opportunità. E non per una mera questione economica. Il ‘vil denaro’ citato da De Laurentiis c’entra, ma fino a un certo punto. Il problema vero è forse un altro.
Può sembrare incredibile, ma il tecnico di Certaldo starebbe pensando di rinunciare alla chance della vita per via del clima di discordia e di scontro che si è venuto a creare. Un tutti contro tutti (Gravina contro De Laurentiis, tifosi del Napoli contro tifosi delle altre squadre, e così via) che ha ‘avvelenato i pozzi’ e sgretolando l’entusiasmo in un primo momento nato nel cuore dell’allenatore toscano.
Con tutto ciò che sta accadendo, per Luciano la voglia d’Azzurro sarebbe diminuita in maniera drastica. Anche perché in questi ultimi due anni Spalletti si è legato in maniera indissolubile a Napoli e ai suoi tifosi e non vorrebbe in alcun modo inimicarsi una città e un popolo intero con cui ha vissuto il più bello dei sogni possibili.
Se quindi il suo approdo sulla panchina della Nazionale dovesse significare uno scontro duro con l’ambiente Napoli in toto, per lui non ci sarebbe altra scelta se non quella di fare un passo indietro. Una situazione chiara e precisa, illustrata anche a chi di dovere. Non a caso, nelle ultime ore si sarebbe registrato un nuovo contatto tra la Federazione e Antonio Conte, il piano B di lusso che Gravina sta continuando a tenere in caldo, in attesa di capire se quello di Spalletti sarà destinato a rimanere un sogno o potrà diventare un progetto concreto.