Flavio Briatore, rivelazione inaspettata: è accaduto davvero
A distanza di anni, spunta un’incredibile rivelazione su Flavio Briatore, leggenda della Formula 1: nessuno lo avrebbe mai detto.
Flavio Briatore non è solo l’imprenditore geniale e controverso che tutti conosciamo. E nemmeno l’appassionato di belle donne che ha potuto condividere parte della sua vita con modelle e attrici del calibro di Naomi Campbell, Heidi Klum ed Elisabetta Gregoraci.
Dietro il personaggio, si nasconde un uomo come tanti. Con difetti, pregi, e qualche vizio davvero inaspettato, svelato in questi giorni da un suo ex pilota, una persona che lo conosce bene e che ha potuto condividere con lui momenti esaltanti e altri tremendi.
Che piaccia o meno, Briatore nella Formula 1 ha lasciato un segno indelebile. Come team manager della Benetton prima, della Renault poi, ha conquistato risultati incredibili. Ha avuto l’intuito di far decollare la carriera di un allora giovanissimo Michael Schumacher e più avanti di uno straordinario Fernando Alonso.
Ha vinto tanto, ha inventato tanto, ha compreso prima degli altri che la Formula 1 non è solo uno sport, ma “un business“. E di quel business ha saputo diventare uno degli artefici più fortunati e apprezzati. Eppure, ci sono lati del suo carattere che nessuno conosce, alcuni dei quali sono stati evidenziati da un pilota con cui ha avuto nel corso della sua carriera un rapporto non certo semplice, ma schietto e tutto sommato sincero.
Briatore, la rivelazione che nessuno si aspettava: ecco cosa faceva prima dei GP
C’è il Flavio Briatore che si lancia in avventure imprenditoriali ardite, e non sempre vincenti. E c’è il Briatore che per scaricare la tensione, prima di un Gran Premio, si concedeva una partitella a carte con i propri piloti. A rivelarlo è stato GiancarloFisichella, 50enne ex pilota, tra le altre, di Renault e Ferrari. A suo modo, una leggenda del motorsport, essendo ancora oggi l’ultimo pilota italiano ad aver vinto un GP.
Intervistato dal Corriere della Sera, il pilota romano ha parlato ampiamente di Briatore e del rapporto che avevano negli anni della Renault. Un imprenditore che lui stesso definisce come “grande manager“, ma anche “grande demonio“, un uomo incapace di perdonare gli errori: chi li commetteva, per lui era subito fuori.
Convivere nel paddock con una personalità del genere non è stato semplice. Anche perché Flavio era ed è il manager di Fernando Alonso e, pur volendo bene a Fisichella, lo ha sempre trattato con il pilota “numero due“. Anche per questo, era coinvolto in ogni attività della scuderia, anche la più impensabile: “Due ore prima dei GP io, Briatore e Alonso giocavamo a scopone“.
Un modo decisamente particolare di scaricare la tensione, ma che evidentemente serviva per creare quella magia e quell’intesa che poi si traduceva in pista in qualcosa di veramente importante, visto che con Fisichella in squadra per due volte il team Renault ha vinto il mondiale costruttori. Un’impresa non semplice in anni in cui la Ferrari era ancora la Ferrari e altri team come la McLaren erano molto competitivi.