Il Chelsea dovrà scontare la penalizzazione: la decisione è ad appannaggio delle istituzioni della Premier League, che indagano da tempo sul sospetto operato.
La Premier League non farà sconti. La dirigenza del campionato più seguito e ammirato al mondo sta indagando con attenzione sulla situazione del Chelsea e su come i suoi vertici abbiano operato durante le scorse stagioni, nel periodo in cui il proprietario era Roman Abramovich. Si tratta di ingenti somme di denaro, che hanno spostato gli equilibri non soltanto in favore del club londinese ma hanno minato alla credibilità del campionato.
Nel mirino infatti ci sono decine di milioni di euro da tradurre i pagamenti versati nelle casse di compagnie offshore, durante il “regno” di Roman Abramovich. È stata la stessa nuova proprietà, la quale fa capo a Todd Boehly e la sua cordata, a denunciare alla Premier League ma anche alla UEFA le irregolarità riscontrate, quando ereditato l’enorme potere del Chelsea.
Dati che risalgono quindi a giugno 2022. I quali stanno adesso trovando dei pericolosi e penalizzanti risvolti per la società. Già negli scorsi mesi, il Chelsea ha versato 10 milioni di euro alla UEFA per rimediare alle votazioni delle regole previste dal Fair Play Finanziario. Una cifra non sufficiente a sanare una situazione più complessa di quanto si potesse immaginare.
Il Chelsea sotto indagine: conseguenze dalla Premier League per i Blues
Secondo le recenti informazioni riferite dal ‘Times’, che ha avuto accesso in anticipo ai documenti sotto la direzione della Premier League, il Chelsea rischia una multa molto onerosa ma anche alcuni punti di penalità, nonostante gli illeciti siano stati commessi dalla dirigenza precedente e sia stata l’attuale a denunciarli.
Si tratta di transazioni avvenute per un lungo periodo di tempo, vale a dire dal 2012 al 2019. Ciò significa che il comportamento era perpetuato e voluto al punto da divenire un modus operandi.
Si analizzano nello specifico ben sei pagamenti a compagnie offshore, che secondo il giudizio della Premier League sono considerabili quali soldi in nero per spostamenti di giocatori. Questi non risultano nei libri contabili del club. Tale denaro, infatti, sarebbe direttamente finito nelle tasche di agenti e intermediari per facilitare operazioni di calciomercato.
Fra i nomi che figurano all’interno dell’indagine c’è quello di Andreas Christensen, a causa di alcuni pagamenti effettuati al padre del difensore. Casi omologhi abbondano. Per cui si attendono conseguenze pesanti.