Non si sblocca l’affare che potrebbe portare Lukaku alla Juventus: ecco cosa frena la chiusura della trattativa
Tanto tuonò che non cadde nemmeno una goccia. Per giorni in casa Juventus (e anche Inter) non si è parlato d’altro che dell’arrivo di Lukaku a Torino. L’affare sembrava a un passo dalla chiusura, la trattativa, più che ben avviata, già conclusa. Eppure, ad oggi Big Rom è ancora a Londra. Anzi, più passano i giorni, più il trasferimento alla corte di Allegri si sta complicando. Ci sono infatti diversi dettagli che bloccano l’affare. E non si tratta certo di dettagli di secondo piano.
Muovere un giocatore come il belga non è per nulla semplice. Anche perché a Torino, sponda bianconera, non c’è tutta questa voglia di abbracciare quello che per anni è stato un simbolo di una grande rivale. Non è una priorità per la società. Non lo vuole la dirigenza, da Giuntoli in giù. Non lo sogna la gran parte dei tifosi.
C’è solo un uomo che davvero sta spingendo per portare Lukaku a Torino. Ed è per certi versi l’uomo che conta di più in casa bianconera: il tecnico Max Allegri. Nonostante abbia ancora in rosa tre centravanti (Vlahovic, Milik e Kean), l’allenatore livornese è convinto che portare Lukaku in bianconero sarebbe un affare, la ciliegina sulla torta per una squadra in grado di vincere di nuovo fin da subito. Ma la trattativa non si sblocca e nemmeno Max può fare molto per accelerare i tempi.
Lukaku-Juventus: ecco perché la trattativa si è arenata
Il primo grande ostacolo per l’arrivo di Lukaku a Torino ha un nome e un cognome: Dusan Vlahovic. Senza la sua cessione, non ci sarebbe spazio per un big come Romelu. E in questo momento di vere offerte per il serbo non sono arrivate. Al di là dell’interessamento, per ora solo di facciata, del PSG, le uniche squadre a essersi fatte avanti per l’ex viola sono state West Ham e Aston Villa. Piazze che non scaldano il cuore di un giocatore convinto ancora di essere uno dei migliori centravanti in Europa.
Se il mancato addio di Dusan non dovesse bastare a mettere a rischio l’operazione, ci sono però una serie di altri paletti che stanno rafforzando i dubbi di una dirigenza per nulla convinta della bontà dell’operazione. Su tutti, i fattori economici. L’ingaggio di Lukaku è ad esempio estremamente alto, ben sopra i paletti che il nuovo corso bianconero vorrebbe imporsi (oggi a Londra guadagna 11 milioni di euro netti a stagione). L’accordo per accontentare tutti si può trovare, ma non è semplice.
C’è poi il prezzo richiesto dal Chelsea, il grande freno che ha allontanato anche l’Inter. I Blues non vogliono più svenderlo o regalarlo, e per meno di 40 milioni non lo lasceranno partire. Una somma molto alta, se si considera che Big Rom ha compiuto 30 anni e che viene da un paio di stagioni in cui fisicamente non ha potuto offrire garanzie, con tanti infortuni e troppe partite saltate.
Insomma, per ora l’affare è arenato. Non si può dire sia saltato, soprattutto per la volontà di Allegri che continua a lavorare in pressing su dirigenza e società. Ma la sensazione è che se l’affare andrà in porto non sarà comunque in questi giorni, ma probabilmente solo quando ci avvicineremo alla fine di un lunghissimo mercato.
