I campionati rischiano di slittare e di essere rinviati a settembre. Cosa sta accadendo? Il calcio italiano di nuovo nel caos
L’ennesima estate di ‘passione’: ricorsi al Tar, richieste di ripescaggi da ogni dove, dal calcio giocato si passa ancora una volta alle aule di tribunale. Tutto parte dalle società che, per diverse ragioni, sono state giudicate inadempienti a partecipare al torneo cadetto. Tutto il resto è una reazione a catena, con possibili posti che si aprono dalla B fino alla serie D, dove non sono poche le società che sperano nell’ammissione al professionismo.
Tutto ruota intorno, prima di tutto, alla Reggina, giudicata finanziariamente non idonea al torneo cadetto, e dal Lecco, promosso sul campo in serie B ma reo di non avere a disposizione uno stadio. In un primo momento i sette giorni di ritardo con cui è stata comunicata la disponibilità alternativa dell’Euganeo di Padova erano stati giudicati “perdonabili” in virtù del prolungamento della stagione legato ai play-off.
Poi è arrivata la nuova bocciatura, che apre la strada ai ricorsi del Perugia e alle richieste di ripescaggio di Spal e Foggia. Chi la spunterà? La Reggina, intanto, ricorre al Tar, dopo essersi vista negare la serie B sia dalla Covisoc che dal Coni: quello dei calabresi sembra un destino segnato, che dovrebbe favorire il ritorno del Brescia tra i cadetti.
Il caos della serie B ricade anche sulla Lega Pro, dove il Siena, al pari della Reggina, non ha speranze di rimanere tra i professionisti. E se nel girone A ci sarà spazio per l’Under 23 dell’Atalanta, se una tra Perugia, Spal e Foggia dovesse essere ripescata nel secondo torneo nazionale, si aprirebbero le porte per una ulteriore ammissione dalla D alla C, dove sperano, in ordine, Alcione Milano, Fano e la storica Casertana, che sarebbe l’unica che potrebbe garantire, oltre ad uno stadio idoneo, l’erogazione di 650mila euro a fondo perduto.
Dal campo di calcio ai tribunali: la calda estate del nostro pallone
Chi avrà ragione? Chi farà trionfare le proprie motivazioni? E’ possibile immaginare campionati addirittura numericamente allargati?
Mentre non escludiamo nulla, a rimetterci sono solo i tifosi, che vedranno slittare i propri campionati a inizio settembre, così come i calciatori, che dovranno continuare ad allenarsi a suon di amichevoli in attesa che le rispettive stagioni comincino davvero.
Ironia della sorte, il Lecco potrebbe finire direttamente dalla serie B, tanto agognata, alla serie D, visto che, promossa sul campo, non si è mai iscritta alla Lega Pro. Sindaco, presidente, tifosi lombardi sono sul piede di guerra, ritengono di essere gli unici a meritare la B, avendola ottenuta sul campo.
Ancora una volta il calcio giocato lascia spazio alle carte bollate. Ed è un vero peccato perché i tifosi hanno solo voglia di esultare e i calciatori sono già pronti a dare battaglia.