Con la vittoria a Wimbledon, Carlos Alcaraz si è assicurato subito un altro trionfo: è lui il primo qualificato
Dire che a Wimbledon il 16 luglio è nata una stella è forse eccessivo, considerando che il vincitore arrivava a disputare questa edizione dei Championship con uno Slam già in bacheca e il numero 1 nel ranking mondiale sulle spalle. Di certo se serviva la prova definitiva di quanto Carlos Alcaraz sia il nuovo fenomeno del tennis mondiale, l’abbiamo avuta. Una prova inappellabile, a dir poco. E un successo che vale doppio. Il ventenne spagnolo, infatti, non ha solo vinto il suo secondo Slam in carriera, ma ha già conquistato un altro trionfo straordinario.
Possiamo ammetterlo senza timore di smentita. Di dubbi che Alcaraz fosse un giocatore speciale, forse l’unico tennista in circolazione ad avere le stimmate del fuoriclasse, vero erede dei Big 3 (Federer, Nadal, Djokovic), ce n’erano pochi. Da mesi ormai il campioncino spagnolo ha alzato il suo livello, e oggi è un tennista a tratti ingiocabile.
Certo, dopo la sconfitta in semifinale a Parigi con lo stesso Nole gli serviva una consacrazione, una prova capace di dimostrare che anche a livello mentale potesse arrivare a quei livelli lì, considerando come nel Roland Garros fosse stato costretto ad arrendersi da misteriosi e improvvisi crampi.
E la prova è arrivata, forte, roboante, imperiosa. Alcaraz a Wimbledon è stato straordinario per tutto il torneo, addirittura mostruoso in finale, di fronte a un giocatore che ancora oggi è in assoluto un vero numero uno, nonostante le 36 primavere. Non sorprende quindi che, con il successo nel torneo, sia arrivato subito un nuovo trionfo in grado di garantire allo spagnolo un posto di prestigio per uno degli altri obiettivi stagionali.
La finale di Wimbledon del 2023 è destinata a rimanere nella memoria degli appassionati per lunghissimo tempo. Combattuta, appassionante, lottata fino all’ultimo punto, equilibratissima, si è decisa in due o tre scambi. In quelle pochissime e rarissime occasioni in cui Alcaraz, per una volta, ha dimostrato di averne di più di Nole. Magari non sul piano tattico, ma a livello di varietà di colpi, di potenza, di freddezza nei momenti decisivi.
Perso il primo set, lo spagnolo ha saputo rimontare e portarsi avanti per 2-1. Dopo aver subito una lezione nel quarto set, tutto faceva pensare che al quinto non potesse avere possibilità contro un avversario famelico come il serbo. Ma Alcaraz è speciale, e lo ha dimostrato disputando un quinto set a dir poco fantastico.
Un trionfo sognato da una vita e raggiunto ancor prima di quanto ci si potesse aspettare. E che vale non solo l’ingresso nelle leggende del tennis, ma anche un posto alle ATP Finals di Torino. Con i suoi 6675 punti, Carlos è infatti il primo qualificato di questa stagione. Manca molto poco anche Novak, secondo anche nella Race, e lo stesso si può dire di Medvedev, altro giocatore che a Torino non dovrebbe mancare, salvo forfait dell’ultimo secondo.
Per il resto, ci sarà da lottare per tutti. Una buona notizia Wimbledon l’ha però data anche all’Italia. Sinner ha infatti raggiunto Tsitsipas, superando in un colpo solo Rune e Rublev e piazzando ben 1000 punti tra sé e Fritz, nono al momento nella Race. Un risultato che non vuol dire qualificazione assicurata, ma che di fatto mette il destino di Sinner quasi esclusivamente tra le sue mani. Dovesse confermare quanto di buono fatto vedere a Wimbledon, nessuno potrà togliergli un posto tra gli otto maestri.
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