Il club giallorosso si rassegna all’idea di non arrivare al giovane bomber: prezzo alto e obiettivi personali alla base della fumata nera
Le grandi manovre di casa Roma. Nelle ultime settimane il Dg Tiago Pinto ha fatto letteralmente il diavolo a quattro per mettere a segno quelle cessioni – alcune delle quali dolorose, come i baby talenti Volpato e Missori, finiti al Sassuolo – utili a rientrare nei parametri del Fair Play Finanziario imposti dall’UEFA. Ora che il grosso è stato smarcato, è arrivato il momento di comprare. E non parliamo di soli parametri zero come Aouar e Ndicka, già acquisiti dal club giallorosso.
Il grave infortunio occorso a Tammy Abraham nei minuti finali dell’ultima gara di campionato contro lo Spezia costringerà il bomber inglese ad un lungo stop. Probabilmente prima di febbraio l’ex Chelsea dovrà guardare i compagni dalla tribuna. Un bel guaio per José Mourinho, che si ritrova senza il suo terminale offensivo.
Tra le altre cose proprio nei giorni antecedenti al match contro i liguri, la dirigenza capitolina stava vagliando la possibilità di cedere alle lusinghe dell’Everton. Che sembrava disposto a mettere 31 milioni sul piatto per il giocatore. Nulla da fare. Niente soldi e nemmeno la possibilità di schierare l’attaccante per almeno metà stagione. Un disastro.
50 milioni sul piatto, la Roma si ritira amaramente dalla corsa al talento
Tra i nomi più gettonati per il reparto offensivo dei capitolini troviamo gente come Alvaro Morata, Mauro Icardi e Gianluca Scamacca. E poi c’è lui. Uno di cui si sentirà parlare tanto e bene in futuro. Classe 2003, 9 reti e 4 assist nei 1834′ in cui è sceso in campo agli ordini di Giampiero Gasperini, Rasmus Hojlund è uno che nella Nazionale danese – già, perché già è titolare della selezione scandinava – ha più gol che presenze. Velocissimo, potenzialità illimitate, il biondo calciatore è uno di quelli sui quali poter pensare di costruire un progetto vincente anche di lunga durata. Ci sono però degli ostacoli. Che nel caso della Roma diventano quasi insormontabili.
Innanzitutto la concorrenza, interna ed esterna, che gravita sull’attaccante. Inter, Milan, ma anche la Juve sono sul giocatore da tempo. Per non parlare dei ricchissimi club di Premier League, disposti a ricoprire d’oro sia il club orobico che lo stesso Hojlund.
I 50 milioni che l’Atalanta chiede per il suo gioiello non sono assolutamente alla portata della Roma, che oltretutto deve fare i conti con l’ambizione del ragazzo, che tra l’altro si trova benissimo a Bergamo, che lascerebbe la città solo in caso di approdo in un club che parteciperà alla prossima Champions League.