I problemi tra Marc Marquez e la Honda sono evidenti ma in ballo c’è un contratto ancora lungo e la decisione è vicina
I tifosi degli altri piloti, a cominciare da quelli di Valentino Rossi, un po’ se la stanno godendo. Perché vedere Marc Marquez così in crisi per un tempo prolungato non è normale anche se fotografa la realtà attuale.
Dalla caduta di Jerez nel luglio 2020 a oggi è cambiato tutto. Quella frattura all’omero, sistemata in via definitiva solo due anni dopo, ha rappresentato un punto di svolta negativo nella carriera del madrileno. Lui che sembrava destinato a riscrivere ogni libro dei record si ritrova ad inseguire. E la Honda, che da sempre è stata la sua compagna fedele in pista, continua a tradirlo senza fargli trovare risposte.
Sta succedendo anche ad Assen per un altro weekend che si annuncia difficile. Magari non ci saranno di nuovo cinque cadute come al Sachsenring, pista che nella storia recente del Motomondiale è sempre stata sua. Però intanto già nella prima giornata di prove Marc è volato a terra chiudendo desolatamente lontano dalla vetta.
Nakagami è ben lontano dai primi, gli infortuni gravi di Mir e Rins hanno complicato ancora di più il lavoro al team ufficiale HRC e a quello di Lucio Cecchinello, il futuro sembra peggiore del presente.
La coppia Marquez-Honda non funziona più, inutile girarci intorno. Anche perché i continui appelli dell’otto volte campione del mondo e le riunioni tecniche con i vertici della Casa non hanno prodotto nulla.
Marquez spiazza tutti: nonostante la crisi, non ha nessuna intenzione di farlo
Non abbiamo una controprova di come sarebbe adesso la carriera di Marc Marquez in sella ad una moto diversa e più competitiva. E forse non lo sapremo ancora èper molto tempo, perché il suo contratto con la Honda, siglato nel 2021, scadrà soltanto a fine 2024.
Da tempo si inseguono voci di un suo addio già a fine anno, perché il campione di Cervera passata la soglia dei 30 anni non ha più voglia di aspettare. In realtà però ci sono pochissime possibilità da qui al prossimo anno, con i posti migliori tutti blindati.
Ducati gli ha già chiuso la porta in faccia e lo stesso sembra aver fatto Aprilia. Con Yamaha non se ne parla e così l’unica soluzione possibile porta verso la KTM, che è anche una delle moto più performanti al momento in pista.
Grazie alla collaborazione con il team Tech 3 di Hervé Poncharal, anche il prossimo anno ci saranno quattro moto della Casa austriaca (due a nome GasGas). Ma i posti in teoria sono già anche assegnati, perché dalla Moto2 sarà promosso il giovane spagnolo Pedro Acosta che ora sta duellando con Tony Arbolino per il Mondiale. In più il ds della KTM, Pit Beirer, ha più volta smentito l’ipotesi anc he perché Brad Binder e Jack Miller lavorano bene insieme.
Ma Marquez che dice? Ne ha parlato ad Assen. “Anche io ho sentito quelle voci, ma in realtà è totalmente falso. Ho un contratto valido con Honda, sto lavorando con loro per migliorare il progetto, non mi è stato offerto nulla da altri team”. Lui per ora si tiene i problemi, in attesa di capire.