Comportamento assurdo da parte del campione, il video mostra immagini chiare: arriva una sospensione che tutti si ricorderanno
La stagione NBA è andata in archivio con il primo titolo nella storia per i Denver Nuggets e l’incoronazione di Nikola Jokic come MVP. Giovedì 22 giugno è in programma il Draft 2023 nel quale tutti si aspettano la chiamata di Victor Wembanyama come prima scelta per San Antonio. Ma in mezzo c’è stato altro, un caso che si trascinerà anche nei prossimi mesi.
Al centro c’è il comportamento di una stella NBA e la linea dura della Lega nei confronti dei comportamenti giudicati inappropriati. Come quelli che ha tenuto negli ultimi mesi Ja Morant, 23eenne stella dei Memphis Grizzlies.
La sua squadra per tutta la stagione ad Ovest ha conteso il primato a Denver ed era considerata da molti anche una potenziale finalista per il titolo. Invece i Grizzlies sono stati eliminati ai playoff dai Lakers di Lebron James al primo turno in modo piuttosto netto gettando via un’ottima occasione.
Così come si sta gettando via Morant, leader indiscusso del gruppi anche se il suo carattere lo sto limitando e rischia di essere un problema nel futuro. Già nei mesi passati era stato richiamato per le sue condotte fuori dal campo e sospeso per otto turni.
Più volte infatti ha più volte mostrato armi da fuoco in video diffusi sui social. Ma non solo: secondo il sito specializzato TMZ ci sarebbe anche una denuncia a suo carico per aggressione ai danni di un diciassettenne.
Il video lo inchioda, Jo Morant starà fuori dalla NBA: ma c’è chi ha fatto peggio
Ora però è arrivata la decisione che tutti temevano. Ja Morant è stato sospeso dalla Nba per 25 partite, stop che dovrà scontare all’inizio della prossima stagione saltando di fatto due mesi di gare. Il motivo? “Comportamento dannoso nei confronti della lega”, come si legge nel comunicato ufficiale.
Nonostante i richiami ha continuato a tenere il comportamento di sempre e l’ennesimo filmato con una pistola in mano gli è stato fatale. Lo scrive nero su bianco il commissioner della Lega, Adam Silver. “La decisione di mostrare di nuovo un’arma da fuoco sui social media è allarmante e sconcertante”.
Per ora il giocatore ha accettato la decisione senza replicare, spiegando con un comunicato che sfrutterà l’estate è per lavorare su su stesso e sulla sua salute mentale. Gli dispiace soprattutto per la squadra, ma sa che i compagni sapranno fare bene anche senza di lui. E al suo ritorno spera di dimostrare la sua crescita anche come uomo.
La notizia della sospensione non ha sorpreso nessuno, ma l’associazione dei giocatori professionisti NBA ha dichiarato subito la sua contrarietà alla mano dura. In fondo Morant si è assunto subito la responsabilità della sua condotta e tenerlo fuori fino a metà dicembre sembra esagerato. Quindi è possibile che ci sia un’azione legale per chiedere una riduzione della pena.
In ogni caso c’è chi ha fatto peggio di lui. Nel 2016 O.J. Mayo dei Milwaukee Bucks è stato sospeso per 164 partite, quindi 2 anni, dopo essere risultato positivo a un test anti doping e da allora gioca all’estero.
Nel 2004 invece Ron Artest degli Indiana Pacers subì 86 partite di stop dopo aver inseguito sugli spalti un tifoso che gli aveva lanciato un bicchiere di birra. E nel 1997 Latrell Sprewell, allora a Golden State, 68 partite per aver messo le mani al collo del suo allenatore P.J. Carlesimo, colpito poi con un pugno.