Un finale probabilmente annunciato al termine di un ping-pong dialettico tra due presidenti di serie A. La parola ora ai tribunali
Una parola tira l’altra, allusioni, articoli di giornali ritenuti diffamatori, sentendosi colpiti in prima persona. Nessuno dei due ha teso la mano all’altro e alla fine è arrivata la scelta di Urbano Cairo. Il presidente del Torino, come reso noto da un comunicato dell’editore RCS, ha sporto vertenza nei riguardi di Rocco Commisso. Che quanto detto dal presidente della Fiorentina non piacesse al numero 1 del Torino, era apparso chiaro già il 1° febbraio scorso. “Quello che dice Commisso è altamente diffamatorio dei miei giornali e della mia persona, oltre a non essere vero e quindi stiamo valutando con il mio avvocato se ci sono gli estremi per la querela”, aveva dichiarato Cairo all’Ansa.
In realtà, il primo a querelare l’altro era stato proprio l’erede di Diego e Andrea Della Valle, lite giudiziaria ancora in via di conclusione. Cairo chiamato a rispondere in tribunale per il contenuto di alcuni articoli apparsi su giornali targati RCS. Il 16 maggio scorso, parlando all’Università di Economia a Firenze, Commisso aveva detto: “Due anni fa mi hanno dato del mafioso, io ho querelato. Ma poi un proprietario come Cairo, presidente del Torino, può mettere queste robe sui giornali? Non è accettabile”, aveva sbottato l’imprenditore.
Cairo non si ferma: ecco la querela per Commisso
Il presidente del Torino ha querelato Rocco Commisso. Per farlo, come da regolamento, ha chiesto prima l’autorizzazione alla Figc, una volta ottenuto la deroga alla clausola compromissoria ha preso carta e penna. La lite quindi si terrà davanti ad un giudice ordinario, non dello sport. “Urbano Cairo, anche in veste di amministratore di RCS, ha querelato Rocco Commisso il quale, a più riprese, lo ha accusato di essere l’ispiratore di una fantomatica campagna denigratoria condotta dalle testate del suo gruppo editoriale contro la Fiorentina”, si legge nell’incipit della nota.
Cairo nel comunicato ricorda di aver accolto con piacere l’arrivo di Commisso in Italia. Il presidente del Torino non si capacita dell’accanimento di Commisso. “La pervicacia dimostrata nel portare avanti un’accusa così infamante non ha lasciato altra scelta al Presidente di RCS”, si legge ancora.
Come ricorda fiorentina.it, l’ultima volta Commisso aveva attaccato Cairo anche al termine della sfida di Coppa Italia del febbraio scorso. Il numero 1 viola criticava affermazioni presenti su giornali quali Corriere Fiorentino, Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport.
Come ricorda anche Tuttosport, in un articolo su un giornale edito di Cairo, a gennaio scorso si scrivevano espressioni quali “don Rocco”, presidente che “più che da un gangster movie di Coppola o Scorsese, sembra uscito da un film poliziottesco all’italiana di Serie B”. Commisso più volte aveva rimarcato come la visibilità data al Torino fosse eccessiva. “Ho aperto il giornale dopo la vittoria della Fiorentina, c’erano Juve, Inter, Milan… e un piccolo ritaglio sul Torino. Ma che vale il Torino?”, aveva sentenziato.