La carriera di Robinho è sempre stata costernata da alti e bassi. Ma questa volta, con ciò che è emerso, le speranze si sono ridotte
Robinho è uno dei giocatori più enigmatici dei giorni nostri. Talento, sregolatezza ma anche tante, tante discussioni fuori dal terreno di gioco. Tra i momenti più bizzarri riguardo alla carriera dell’ex Milan gli episodi degni di nota sono numerosi. Ma non si era mai raggiunto un livello del genere prima d’ora. Per fortuna, verrebbe da dire a riguardo.
Paragonato a Pelè da numerosi esperti del settore, su di lui c’erano aspettative a dir poco grandiose. Tecnica, velocità e resistenza erano tre delle sue armi migliori. Quelle letali e sempre cariche nei confronti di chiunque. In campo ha sempre dimostrato un rendimento altalenante, nonostante certe volte quando si trovava in giornata risultasse imprendibile. Soprattutto a livello di cronaca, spesso e volentieri, ci si è ritrovati a parlare di lui più per i modi in cui ha agito che per il modo in cui ha giocato.
E anche in questo caso, purtroppo, non ci sarà alcuna eccezione. Gli addetti ai lavori lo hanno bersagliato spesso e volentieri, accusandolo alle volte di essere un talento incompiuto. In questo caso, però, oltre ai numeri entra in gioco anche la soggettività. Tempo fa, il giocatore brasiliano venne coinvolto in uno scandalo senza precedenti. Uno stupro di gruppo, avvenuto presumibilmente in un locale di Milano del 2013.
Le intercettazioni sbucate a riguardo potrebbero aver incastrato il giocatore ex Milan, il quale ora dovrà probabilmente rispondere di quanto rinvenuto presso le sedi apposite del Tribunale. Uno scandalo che, a dieci anni di distanza e oltre, è tornato a far parlare di sé nella maniera peggiore possibile. Una situazione decisamente complicata per lui.
Robinho di nuovo nei guai: ecco perché
Robinho è tornato a far parlare di sé in maniera negativa. In alcune intercettazioni, riferite ovviamente al fatto di cronaca citato appena sopra, gli amici del giocatore hanno parlato – parecchio tempo dopo l’accaduto – della situazione avvenuta e di come presentare eventuali difese. Potrebbe essere proprio questo dettaglio, a mettere tutti nei guai.
L’ex giocatore ha insistito sul fatto che una volta partito in Brasile ci sarebbe stata l’estradizione. Facendo in qualche modo perdere le sue tracce. Soprattutto al fronte dei coinvolti nella vicenda, che nel frattempo escogitavano altre scorciatoie per salvarsi da una condanna quasi certa. Insomma, una situazione decisamente sfavorevole per i diretti interessati.
