Il Mondiale di Formula 1 perde uno dei suoi protagonisti più attesi: la decisione è ufficiale, i tifosi sono rimasti senza parole
Nelle stagioni passate il discorso mercato legato alla Formula 1 era un argomento che tornava buono da agosto in poi e settembre era il mese degli annunci. Ma con una Red Bull così dominante e Max Verstappen sempre più proiettato verso il terzo titolo, quest’anno abbiamo cominciato molto prima.
Il futuro di Lewis Hamilton è ancora da scrivere, anche se nelle ultime settimane il sette volte campione del mondo ha fatto capire di voler rimanere in Mercedes. Quello dei due piloti Ferrari invece è sospeso per mancanza di certezze, nonostante Charles Leclerc e Carlos Sainz abbiano un contratto entrambi fino al 2024.
Poi però ci sono anche i piloti rimasti a piedi, oppure con ruoli marginali rispetto alle loro ambizioni. Come Daniel Ricciardo che ha accettato di fare il collaudatore alla Red Bull sperando in una chiamata, magari dalla Alpha Tauri al posto di De Vries. O come Mick Schumacher che è stato ripescato dalla Mercedes facendo da spalla a Hamilton e Russell in attesa di riprovarci probabilmente nel 2024.
Il figlio d’arte aveva debuttato in F1 due anni fa al volante di una Haas e al suo fianco c’era un altro pilota arrivato dalla F2, Nikita Mazepin. Se Schumacher dalla sua aveva oltre al cognome anche il titolo mondiale in F2, il rosso invece aveva solo i soldi del padre, l’oligarca Dmitry Mazepin con la sua Uralkali, soldi che facevano molto comodo alla squadra statunitense.
Terremoto in Formula 1, non può tornare in pista: è arrivata la decisione ufficiale
Le prestazioni di Nikita Mazepin nella sua prima stagione in Formula 1 sono state al di sotto delle attese, nonostante una monoposto inferiore alla concorrenza. Ma soprattutto lo scoppio della guerra in Ucraina, con la Russia come Paese invasore, ha provocato la cancellazione degli atleti russi da molte discipline mondiali.
Haas ne aveva approfittato per rescindere il contratto con lui (e con lo sponsor) ingaggiando Kevin Magnussen che ha fatto molto meglio, compresa la pole in Brasile. Fin da subito però tutta la famiglia Mazepin aveva contestato la decisione appellandosi in ogni sede opportuna e nel marzo scorso era arrivata una prima vittoria.
Il Tribunale dell’Unione Europea aveva revocato alcune sanzioni nei confronti di Nikita Mazepin, permettendogli così di viaggiare liberamente in Europa. Di fatto significava essere libero anche di gareggiare, ma non nel Mondiale di Formula 1 che stava già per cominciare.
Ora però è arrivata una nuova mazzata. L’Alta Corte di Londra ha respinto la domanda del pilota russo contro il governo britannico che aveva disposto il congelamento dei beni e il divieto di viaggi in Gran Bretagna per lui e la famiglia.
Mazepin avrebbe voluto raggiungere l’Inghilterra per trattare il suo ingaggio in vista della prossima stagione ma per ora sarà impossibilitato a farlo. Il 19 luglio arriverà l’esito della decisione definitiva, anche se le sue speranze sono ridotte all’osso.