La Juventus resta senza parole: è pronta una stangata super dalla Corte Federale d’Appello, oltre 20 punti di penalizzazione
Il 22 maggio è la data cerchiata in rosso sui calendari dei tifosi di calcio e, soprattutto, della Juventus. In quel giorno, infatti, è prevista la pronuncia della Corte Federale d’Appello, la seconda sentenza sul caso plusvalenze, il terremoto che ha coinvolto il club bianconero e “costretto” alla dimissione gran parte della dirigenza e del CdA.
Le tappe della vicenda sono ormai note. Dopo il -15 inflitto proprio dalla Corte Federale d’Appello, la Juventus ha presentato ricorso al Collegio di Garanzia del Coni; questi, pur ammettendo quanto fatto dal club bianconero, ha demandato nuovamente alla Corte Federale la patata bollente per una nuova sentenza.
Arriverà probabilmente la stangata? È una domanda che i tifosi si pongono con più insistenza, partendo da un presupposto, quello dell’affilittività. Una pena, cioè, deve togliere qualcosa al club. In questo caso, la qualficazione alle coppe europee.
In questo momento la Juventus, anche grazie alle ultime vittorie consecutive ottenute, è seconda in classifica, in piena zona Champions League. Con ogni probabilità, però, non prenderà parte alla prossima edizione della manifestazione europea.
La Juventus rischia 20 punti di penalizzazione: lo scenario
La Juventus, però, potrebbe restare addirittura senza coppe; tutto dipende dal procuratore federale Giuseppe Chinè. Se il Pm, infatti, vorrà togliere al club bianconero la possibilità di giocare in Europa – con evidenti ripercussioni sul bilancio, per i mancati introiti dell’Uefa – allora in questo momento servirebbero ben 21 punti di penalizzazione, molti di più di quelli inflitti lo scorso mese di gennaio.
Per una Juve senza coppe, infatti, servirebbe l’ottavo posto in classifica; ciò significa che la società bianconera dovrebbe scivolare anche alle spalle del trio composto da Fiorentina, Monza e Torino, tutte a quota 49, a ben 20 lunghezze dai bianconeri.
Ecco perché ora in casa bianconera si teme una stangata ancora superiore rispetto a quella dello scorso mese di gennaio, per una vera e propria beffa. Il tutto, ovviamente, in attesa che arrivino i deferimenti per il secondo processo sportivo che coinvolge il club, quello relativo alla manovra stipendi, ben più grave, con l’articolo 4 – quello della mancata lealtà – sempre protagonista.
Si prospetta una Primavera davvero bollente per la Juventus, al di là delle temperature autunnali e delle piogge che stanno invadendo l’Italia in questi giorni.