Situazione paradossale in casa bianconera: l’addio del big dipende dal futuro di Massimiliano Allegri
La sconfitta per 1-0 a San Siro, causata dalla rete di Dimarco, ha lanciato l’Inter verso la finale di Coppa Italia. Un risultato che, di certo, non avrà fatto piacere in casa Juventus.
Sì, perché dopo il pari nella semifinale d’andata – condito da numerose polemiche – c’era la voglia e la consapevolezza di potersela giocare fino alla fine. Ed invece la squadra bianconera ha incassato un’amara delusione e dovrà, dunque, concentrare tutte le energie sui due obiettivi rimasti a disposizione. In primis la semifinale di Europa League col Siviglia: match davvero impegnativo ma evidentemente alla portata della ‘Vecchia Signora’. Senza scordarsi, poi, di continuare a macinare punti pure in campionato: rientrare tra le prime quattro in Serie A permetterebbe tra qualche mese ai bianconeri di prendere parte alla fase a gironi della Champions League 2023/24, oltre ad incassare diversi milioni di euro.
Molto dipenderà dal riesame del caso plusvalenze fittizie e degli altri che compongono ormai la famigerata ‘Inchiesta Prisma’. L’ipotesi patteggiamento con una penalizzazione ridotta limiterebbe i ‘danni’ ma difficilmente permetterà al gruppo guidato dal ‘Conte Max’ di approdare agevolmente in Europa. Ed è così che, a sette giornate dalla chiusura del campionato, le attenzioni della dirigenza torinese sono già rivolte a quella che promette essere una sessione estiva di calciomercato davvero scoppiettante. Parecchi nomi nell’attuale rosa a disposizione dell’allenatore livornese cambieranno: tra numerose uscite e anche entrate atte a rinforzare una squadra già, di per sé, forte.
Juve, addio certo: è ‘colpa’ di Allegri
In difesa occhio alle situazioni riguardanti Alex Sandro e Cuadrado: entrambi in scadenza a giugno, non è affatto detto che rinnovino con la Juve. A centrocampo occhi su Rabiot, che Allegri spera di trattenere a tutti i costi nonostante il francese abbia la possibilità di salutare a parametro zero per approdare in un altro top club.
In attacco il cruccio più pesante riguarderà invece Angel Di Maria. Sembra ormai chiaro che il gioco proposto dal tecnico toscano penalizzi, non poco, la classe del ‘Fideo’. L’argentino, solo a sprazzi, ha mostrato la sua infinita classe ed è per questo motivo che il suo destino sarà paradossalmente strettamente legato a quello di Allegri. In scadenza anche lui tra poco più di due mesi, se la Juventus dovesse proseguire con lo stesso allenatore, allora la permanenza dell’ala campione del Mondo con l’Argentina sarebbe impossibile.
C’è da sottolineare, poi, come Allegri rimanga sotto contratto fino al 30 giugno 2025 e la sensazione da Torino è che anche per motivi economici la Juventus finirà per confermarlo pure l’anno prossimo. A certe condizioni, la partenza a zero di Di Maria appare quasi scontata. Un macigno sull’economia di gioco della ‘Vecchia Signora’ è pronto ad abbattersi nelle prossime settimane: il futuro di Di Maria, con Allegri ancora in panchina, sarà quasi certamente lontano da Torino.