Incidente Immobile, arriva la ricostruzione di quanto avvenuto da parte del bomber della Lazio e della Nazionale italiana. Adesso la palla passa, ovviamente, alla Giustizia che dovrà appurare in via ufficiale di chi sono le responsabilità.
Quanto avvenuto lo scorso 16 aprile a Roma a Ciro Immobile intorno alle ore 7.45 sarà difficilmente rimosso dalla sua memoria. Lo scontro con il tram, infatti, è stato violento ed i danni alla sua macchina sono lì a dimostrarlo. Con lui viaggiava anche la sua famiglia, ma per fortuna stanno tutti bene, compreso il conducente del tram. Le versioni dei due guidatori sono in contrasto tra di loro e spetterà poi alle autorità appurare quanto accaduto. In tal senso arriva adesso la confessione del centravanti biancoceleste fatta ai Vigili. Andiamo a ricostruire insieme quanto da lui raccontato.
Incidente Immobile, la confessione
L’oggetto del contendere è, come spesso accade in questi casi, chi doveva lasciar passare chi. Nella versione del capitano della Lazio, infatti, c’era il semaforo verde ad indicargli che poteva procedere senza alcun problema. Tale versione, però, seppur di segno opposto, è del tutto speculare a quella raccontata dal conducente del trame. Anche secondo lui, infatti, il semaforo dal suo lato era verde e, di conseguenza, poteva procedere.
Il bomber della Lazio nella giornata di ieri, 27 aprile, insieme al suo avvocato si è presentato dai Vigili di Prati, noto quartiere di Roma nel quale si è verificato l’incidente, per raccontare la sua versione dei fatti. Stavolta in via ufficiale. Queste le sue parole: “Sono passato quando il semaforo era di colore verde, se fossi stato distratto alla guida non avrei avuto la lucidità di sterzare e di frenare in maniera istantanea”. Come detto, però, anche il conducente del tram sostiene la stessa cosa.
La verità sull’incidente di Immobile
Dal momento che le testimonianze non convincono, spetterà adesso alle autorità analizzare i video della zona per vedere se da qualcuno di essi si riesce ad appurare quanto accaduto. I passeggeri del tram, infatti, hanno raccontato, come è normale che sia, che non erano concentrati sul colore del semaforo, assorti nei pensieri del loro viaggio. I Vigili, poi, non sono neanche convinti pienamente da quanto raccontato da tre presunti testimoni che si sono presentati da loro due giorni dopo l’incidente. A riportare la notizia è il portale online del quotidiano “La Gazzetta dello Sport“.