Il centauro di Cervera, pronto a rientrare in pista a Jerez dopo la frattura del pollice, incassa una buona nuova dalla Honda
Era il dominatore incontrastato della classe regina delle moto. Nemmeno la potenza del motore Desmosedici della Ducati gli avevan impedito di trionfare nei Mondiali 2018 e 2019, quando ebbe la meglio su un coriaceo Andrea Dovizioso. Poi, il turning-point di una carriera fino a quel momento costellata solo di record: l’infortunio alla spalla nel primo GP – quello di Jerez de la Frontera – del 2020. Anno in cui, tanto per cambiare, si era presentato ai nastri di partenza con le stigmate del favorito.
Nella desertica località spagnola è iniziato un calvario senza fine per il centauro di Cervera, al secolo Marc Marquez, il fenomeno delle due ruote capace di conquistare otto titoli mondiali considerando le varie categorie di cilindrata in cui si è esibito. Sempre con la stessa moto, la fedele Honda. Quattro operazioni alla spalla, l’ultima dopo una serie, a dire il vero breve, di rientri in pista che lo avevano visto anche conquistare una gara. Nel mezzo, una diagnosi che spiazza tutti: Marquez soffre di soffre di diplopia, ossia di doppia percezione di una immagine.
I problemi non finiscono mai, fino ad arrivare al primo GP del 2023, quello a Portimao. È finita l’era della Honda che dominava su tutti i circuiti – qualcuno dice, e cifre alla mano è difficile smentirlo, che fosse stato Marquez il vero valore aggiunto della moto giapponese -: ora c’è da lottare anche per un posto sul podio. Il campione spagnolo è subito protagonista di un incidente in cui tampona violentemente Oliveira compromettendo il suo Gp e quello del portoghese. La fortuna volta ancora le spalle al ‘Cabroncito’, che si procura
una frattura scomposta intrarticolare del primo metacarpo del pollice della mano destra.
Honda, ecco il nuovo telaio Kalex: ultima spiaggia per Marquez
Costretto a saltare i due successivi GP del Mondiale, quello in Argentina e quello in Texas, in molti si interrogano sulla reale competitività, nel 2023, del binomio Honda-Marquez. Proprio a pochi giorni dal via del weekend di Jerez, già proprio il circuito maledetto, quarta prova del Mondiale, arriva però una buona notizia per il campione.
La difficoltà di allestire una moto che possa rispondere alle esigenze e alle caratteristiche di Marquez ha spinto la Honda a rivolgersi ad un costruttore esterno, la Kalex, per approntare un nuovo telaio. Che sarebbe dovuto essere pronto già nel Gp di Austin ma il cui debutto è stato rinviato proprio in attesa che Marquez tornasse in sella. “Il duro lavoro di tutti in Giappone e in Europa sta dando i suoi frutti. In HRC stanno facendo del loro meglio per tornare al vertice. Tutti stiamo lavorando sodo con un unico obiettivo in mente. Grazie ad Alex Rins – vincitore in Texas, ndr – siamo stati in grado di prendere la vittoria e dimostrare che siamo ancora qui, ancora coinvolti e ancora focalizzati“, ha dichiarato un orgoglioso Alberto Puig, Team Manager della Honda.
