Robin Van Persie è stato autore di un gol capolavoro nel Mondiale del 2014, in Brasile, ma a che altezza è il pallone nella traiettoria vincente?
Il Mondiale 2014 ha rappresentato una pietra miliare del mondo del calcio. Dopo 64 anni infatti la rassegna iridiata è tornata in uno dei Paesi che sono il simbolo del pallone, ovvero il Brasile.
Il paese sudamericano aveva organizzato l’evento per la prima, e fino a quel momento unica, volta nel 1950, con l’Uruguay che solleverà la coppa. Il ritorno del massimo torneo in terra verdeoro fu qualcosa di incredibile, tanto che è stato il Mondiale più costoso di sempre, superato di recente da quello organizzato in Qatar di recentissimo. Tanti i calciatori che quindi hanno cercato di incidere il proprio nome nella storia di una competizione così importante, specie se si pensa che è stata organizzata nella terra del leggendario Pelè.
Tra coloro che sono riusciti a entrare nella leggenda c’è proprio l’uomo della foto di oggi. Robin Van Persie infatti incise il suo nome nella gara inaugurale, un clamoroso Spagna-Olanda. La gara finisce con un roboante e inaspettato 1-5 in favore degli Oranje. L’attaccante, sotto contratto con il Manchester United all’epoca, mette la firma su una doppietta. La seconda rete viene però oscurata dal modo in cui il ragazzo di Rotterdam trova il suo primo centro. Una giocata che permette ai suoi di pareggiare e a lui di restare nella storia dei Mondiali di calcio. Gol all’esordio, per il pareggio con modalità da fenomeno. Di meglio il classe ’83 non poteva veramente sperare.
Il gol memorabile di Robin Van Persie
Il cross di Blind da metà campo e in profondità sembra decisamente impossibile da far diventare pericoloso. Lì però scatta il genio di Van Persie.
L’attaccante ex Arsenal scatta, supera l’ultimo difensore e, anziché cercare un controllo che avrebbe permesso a Casillas di uscire e disinnescarlo, tenta la giocata. Il numero nove effettua un volo d’angelo all’altezza del limite dell’area, colpisce il pallone che prende la traiettoria di un pallonetto e si insacca imparabilmente per l’estremo difensore iberico. Una gara dal peso specifico anche non indifferente visto che si trattava del replay della finale del Mondiale 2010 e che la gara d’esordio presentava subito uno scontro fra titani.
Molti soprannominarono Van Persie “L’Olandese Volante” visto il tuffo. Un nome affibbiato in passato a un certo Johan Crujiff, non esattamente uno qualunque. L’Olanda poi nel corso della competizione confermerà però lo stereotipo di nazionale bella ma mai vincente. Dopo il secondo posto del 2010, sconfitta in finale dalla Spagna, in Brasile arriverà una medaglia di bronzo che lascerà parecchio amaro in bocca agli Oranjes, eliminati in semifinale dall’Argentina. Van Persie invece chiude la competizione con 4 centri, quindi altri due in aggiunta alla doppietta contro le Furie Rosse.