Il sogno dell’Argentina è di vincere un mondiale, manca dai tempi di Diego Armando Maradona e può realizzarsi con Leo Messi. Sul confronto tra i due c’è ora il parere autorevole di Victor Hugo Morales, celebre scrittore e giornalista sudamericano intercettato dalle telecamere di TvPlay a raccontare anche lo stato d’animo del suo paese.
L’Argentina ora sogna con Leo Messi
La cartolina di questo mondiale probabilmente sta nell’assist del 3-0 in Argentina-Croazia. Leo Messi salta i suoi avversari con una serie di passi divini, andando poi a servire Alvarez come meglio non si potrebbe. Il termine divino non è utilizzato a caso, perché oggi si è parlato molto del confronto con il più grande calciatore in maglia albiceleste.
In Argentina e nel mondo il confronto tra Messi e Maradona rimane sempre vivo, in Sudamerica l’attesa finale è spasmodica. Proprio per questo motivo, vale la pena sentire chi ha visto e commentato i due campioni.
Messi come continuazione di Maradona
Tocca a Victor Hugo Morales spiegare agli italiani, tramite TvPlay, questo rapporto così forte tra il calcio argentino e i suoi idoli. Dunque, quanto accade tra il campione del passato, che indossava la numero 10 e vinceva in Messico nel 1986, e quello del presente che vorrà trionfare domenica.
Morales ha definito Maradona come dio e Messi come… il Messia dell’Argentina, e intorno a lui giocano gli apostoli. E in effetti, quanto visto in campo ora testimonia come l’asso del Psg abbia preso in mano una nazionale che all’esordio in Qatar aveva stupito il mondo, ma non in positivo. Cresciuto Messi, gli effetti sono stati dirompenti.
Morales entusiasta, grande attesa per domenica
Inevitabilmente, gli occhi del mondo e soprattutto dell’Argentina sono rivolti alla gara di domenica. Alle 16 in Qatar il gruppo di Scaloni sfiderà la vincente tra Francia e Marocco, sarà la sfida da non perdere. E continuando con i confronti, sicuramente dall’alto Diego Armando Maradona guarderà una nazionale che ha per altro anche allenato.
Messi e Maradona sono stati calciatore e maestro nell’Argentina del 2010, due campioni di razza per Morales. Quelli che accendono l’immaginazione, come una forma d’arte tutta loro e con numeri sempre eccezionali.