La situazione della Juve di Agnelli resta sempre particolare, i problemi di bilancio e quelli di squadra sono spesso evidenti. In questo caso, c’è una nuova decisione che fa discutere, proprio perché c’è in ballo lo stesso futuro della squadra.
Juve e il bilancio, problemi in vista
Quando il calcio giocato diventa quasi una comparsa in confronto alle vicende societarie c’è qualcosa che non va. I tifosi pensano questo, dal punto di vista sportivo non sono arrivate soddisfazioni e da quello societario emerge sempre grande incertezza.
La Juve di Agnelli sa che il bilancio non è cosa da poco, soprattutto quando il deficit segna 250 milioni di euro. Così, la decisione presa nelle scorse ore getta ancora più nell’angoscia i dirigenti juventini, in vista del prossimo futuro.
Agnelli rimanda ancora le decisioni
Come da comunicato pubblicato sul sito web bianconero, la società ha preso un’altra decisione che fa discutere. Agnelli e il bilancio della Juve saranno analizzati tra qualche settimana, non nell’assemblea di novembre. Un altro rimando per avere maggiori argomenti in risposta alla Consob.
Soci dunque già avvisati: «Al fine di assicurare massima trasparenza e tempi congrui agli azionisti per esaminare la predetta informativa – si legge nel comunicato bianconero – il consiglio di amministrazione della società, riunitosi in data odierna, ha deliberato di posticipare l’assemblea degli azionisti, precedentemente prevista per il 23 novembre 2022, al 27 dicembre 2022».
Fine anno decisivo per i bianconeri
Le contestazioni mosse al bilancio della Juve e ad Agnelli sono decisamente importanti, il futuro dei bianconeri dipende molto dalle prossime settimane. Come uno Tsunami, la situazione potrebbe stravolgere la situazione, guardando sia al lato finanziario che proprio a quello sportivo.
Dalla prossima assemblea, inoltre, si capirà se ci saranno ulteriori tagli o se la gestione tecnica non sarà intaccata. Proprio perché molte decisioni di campo sembrano passare essenzialmente più da un ipotetico consiglio dei sette saggi che non dai direttori sportivi: basti pensare all’esonero di Allegri, che è stato congelato scaricando praticamente la responsabilità sui soci del club.