Dusan Vlahovic rimane un grande mistero per domani sera, ci sarà o no in Juve-Inter? Il calciatore serbo vorrebbe rientrare a tutti i costi, ma le condizioni fisiche sono da valutare per bene considerando l’alto rischio di ricadute. La decisione sembra essere presa.
Juve-Inter, c’è attesa per i tifosi
Ci sono i dubbi della vigilia e quelli che da giorni stanno un po’ snervando i tifosi. La gara tra Juve e Inter mette tanti calciatori con il punto interrogativo, partendo da Vlahovic e passando da quelli nerazzurri.
Inzaghi avrà dubbi più “leggeri”, un ballottaggio in difesa tra Acerbi e De Vrij, un altro sulle fasce con Dumfries e Dimarco, ma in generale sta messa meglio dei bianconeri. Allegri sa di avere un grande dubbio, quello che sta monopolizzando la settimana. Dusan Vlahovic in Juve-Inter è il grande atteso, ma le condizioni preoccupano. Così, le ultime sono necessarie per capire le intenzioni dell’ambiente.
Dusan Vlahovic, le sue condizioni
Il big match darà il largo a chi vincerà l’incontro, quanto meno per rifarsi sotto e mettere un po’ di tensione al Milan e al Napoli. Dunque, non bisognerà lasciare nulla di intentato e in casa bianconera sanno bene che la gara di domani sera è un pezzo cruciale della stagione (l’ennesimo).
Come riportato da Sport Mediaset, Dusan Vlahovic sarà presente in Juve-Inter ma con il dubbio. L’affaticamento agli adduttori e la pubalgia sono un pericolo da non sottovalutare, Allegri non sa se schierarlo dall’inizio o a gara in corso, facendolo subentrare a Milik.
Il serbo in ballottaggio per Allegri
L’attaccante con la maglia numero 9 non giocherà tutto l’incontro, nella migliore delle ipotesi. Vlahovic tornerà in campo per Juve-Inter ma non a pieno regime, perché le condizioni dell’attaccante non sono ottimali. Milik dall’inizio e Dusan in panchina, o viceversa dunque.
Il serbo chiaramente morde il freno, ma quanto visto già in stagione non porta a voli pindarici e le ricadute sono un grande classico bianconero. Vale per Vlahovic ma anche per Angel Di Maria, uno dei più attesi proprio perché arrivato a Torino come una specie di salvatore della patria… sinora poco trascinante.