Brutte notizie per un allenatore di Serie A: il giocatore ha subito un grave infortunio e rientrerà quasi certamente nel 2023. E a questo punto sembra essere a forte rischio anche la presenza ai Mondiali. La decisione definitiva sarà presa solamente nei prossimi giorni.
Serie A: ancora un grave infortunio, rientra nel 2023
Brutte notizie per un club e un allenatore di Serie A: il calciatore quasi certamente rientrerà a disposizione nel 2023. L’infortunio, infatti, è più grave del previsto e questo non gli consentirà di scendere in campo nelle ultime sfide dell’anno. Resta in forte dubbio anche la presenza ai Mondiali, ma la decisione sarà presa solamente nelle prossime settimane.
Sicuramente non si tratta di una buona notizia considerando i diversi impegni che sono in programma nelle prossime settimane. A questo punto toccherà al tecnico trovare la giuste soluzioni.
L’Atalanta perde per infortunio de Roon quasi certamente fino al 2023. Una tegola per Gasperini che dovrà fare a meno di un pilastro dell’undici titolare.
Atalanta: infortunio de Roon, il comunicato
A confermare l’infortunio di de Roon è stata direttamente l’Atalanta con una nota ufficiale. Nel comunicato, riportato da tuttomercatoweb.com, è precisato come “gli esami strumentali hanno evidenziato una lesione parziale minore al muscolo bicipite femorale della coscia destra. I tempi di recupero non sono al momento qualificabili e dipendono dalla progressione clinica del calciatore“.
Molto difficile un suo ritorno in campo prima del 2023 almeno con la maglia dell’Atalanta. Vedremo cosa succederà nelle prossime settimane, ma quasi certamente lo rivedremo a disposizione di Gasperini a gennaio.
Ultime de Roon: a forte rischio il Mondiale
Non solo la Serie A, l’infortunio potrebbe far saltare a de Roon anche il Mondiale. La speranza di recuperare almeno per la convocazione c’è, ma si tratta di una strada assolutamente in salita considerando il rischio di una ricaduta.
Le valutazioni saranno fatte in base alle sue condizioni fisiche e naturalmente anche ai tempi di recupero che, almeno stando alle ultime informazioni, rischiano di essere più lunghi del previsto.