Domenico Tedesco per la prima volta allenerà in Serie A, il tecnico di origini calabresi potrebbe arrivare in Italia. Nel turbinio delle panchine, l’ex Lipsia sta risalendo la china e avrebbe l’intenzione di vivere una sfida nel nostro campionato.
Serie A, Tedesco va in panchina
Uno dei mister probabilmente sottovalutati dagli sportivi italiani potrebbe essere davvero la soluzione ideale per una panchina italiana. Salgono le quotazioni del tecnico Domenico Tedesco, in panchina recentemente al Lipsia e libero da impegni.
Originario di Bocchigliero, paese silano dei monti calabresi, ha svolto la sua carriera da allenatore interamente in Germania, partendo da giovanissimo e arrivando ai vertici proprio in Bundesliga. Dopo una parentesi allo Spartak Mosca e l’esonero imprevedibile al Lipsia, la sua carriera può avere una svolta in Italia.
Le opzioni per il tecnico
Ci sono buone possibilità di vederlo in Serie A. Il fatto di avere dna italiano è un fattore in più, l’avventura nel nostro campionato può essere il punto di partenza. L’inizio sarebbe da mozzare il fiato secondo Tuttosport: Domenico Tedesco può diventare il tecnico della Juventus in Italia, secondo la testata torinese.
È uno dei tanti nomi che si fanno in panchina, un mister giovane e capace con esperienza anche per cambiare le cose. Per il momento Allegri non si dimette e Agnelli non lo esonera, ma la crisi irreversibile della Juve potrebbe poi sfociare a un cambio di idee abbastanza repentino, soprattutto in caso di ko nel derby di Torino.
Tedesco in Italia sin da subito
Un allenatore giovane e con idee moderne. I bianconeri vogliono risalire la china, i tifosi dopo Allegri accetterebbero di buon grado qualsiasi coach. A maggior ragione, un tecnico come Tedesco è l’ideale da portare in panchina in Italia, darebbe alla Juve una sterzata di entusiasmo.
L’allenatore era stato anche sondato dal Verona un mese fa, ma le scelte degli scaligeri sono ancora al momento molto confusionarie. Tedesco, per altro, è un tifoso della Fiorentina, in caso di fallimento per Italiano potrebbe essere valutato con molta attenzione anche da Pradè e Commisso.