Dopo l’Indonesia, tocca all’Argentina: altro triste epilogo durante una sfida del campionato di Primera Division argentino con degli scontri che hanno portato alla morte di un tifoso.
Morto tifoso Gimnasia-Boca: tragedia in Argentina
Un’altra tragedia nel mondo del calcio: questa notte è morto un tifoso del Gimnasia y Esgrima La Plata (il 57enne Cesar Regueiro) vicino Buenos Aires durante degli scontri avvenuti fra la sua squadra e il Boca Juniors, con l’intervento della polizia che ha utilizzato proiettili di gomma e gas lacrimogeni per provare a sedare la situazione.
Il ministro della Sicurezza della provincia della Capitale argentina, Sergio Berni ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Confermo che c’è un morto. Questa persona è deceduta per arresto cardiaco“.
Situazione surreale anche in campo, con la sfida Gimnasia La Plata-Boca Juniors durata appena nove minuti di orologio, quando gli effetti dei lacrimogeni sono arrivati all’interno dello stadio.
Morto tifoso del Gimnasia: la ricostruzione e le parole dell’arbitro
“Gli incidenti sono iniziati fuori dall’impianto e sono proseguiti all’interno. C’erano circa 10.000 persone in giro per lo stadio che cercavano di entrare, alcune con i biglietti, altre senza. Tutti potevano vedere che lo stadio era gremito“, le parole di Eduardo Aparicio, capo dell’Agenzia per la prevenzione della violenza nello sport.
“L’aria è diventata irrespirabile. La situazione è andata fuori controllo e non c’erano più garanzie di sicurezza“, le dichiarazioni dell’arbitro Hernan Mastrangelo, con alcuni spettatori che hanno fatto invasione di campo in cerca di aria pulita… in più molti spettatori sono stati trasportati in ospedale a causa degli effetti dei gas.
‘Colpa della Polizia’: insorge il presidente del Gimnasia
Leonardo Morales, difensore del Gimnasia, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni al quotidiano ‘Olé’.“Improvvisamente è arrivato lo spray al peperoncino, la gente ha cominciato a correre e non abbiamo capito niente. Finché non è arrivato il gas lacrimogeno ed è stata una totale disperazione. Ho un bambino di due anni che non riusciva a respirare. Quando l’ho portato negli spogliatoi sono crollato… Perché vederlo così mi ha fatto male”.
Il presidente del Gimnasia, Gabriel Pellegrino, ha sganciato la bomba: “Lo stadio è abilitato per 30.000 persone. Non abbiamo svenduto i biglietti, abbiamo i moduli per dimostrarlo. Ne abbiamo venduti 3.254 su un totale di 4.300 a disposizione. La responsabilità è degli agenti di sicurezza, altrimenti a cosa servono?“.
LA LOCURA DESDE ADENTRO. La gente quería salir del estadio de Gimnasia La Plata por el gas lacrimógeno, pero las puertas seguían cerradas. pic.twitter.com/pW7U8VL0PZ
— TyC Sports (@TyCSports) October 7, 2022