La necessità di cambiare è ora all’ordine del giorno per la Juve, che è partita alla ricerca di un nuovo ds. Una figura solida cui affidare il calciomercato e soprattutto quel piano di rinascita, per abbattere seriamente i costi e trovare nuovi talenti meritevoli della maglia bianconera. Tare, Carnevali e Giuntoli sono i nomi messi nel mirino, uno sembra salire la china.
Svolta Juve, cambia il direttore sportivo
I risultati scarsi fanno eco anche a dimostrazione di come il progetto sia stato impostato male. Un problema di non poco conto per la Juventus, ritrovatasi ancora una volta al punto di partenza, se non peggio. Squadra logora, gente demotivata e strapagata, qual è il futuro dei bianconeri?
Proprio per questo, il primo atto della rivoluzione sta andando in porta anche in maniera silenziosa. Oltre all’allenatore, la Juve ripartirà da un nuovo ds. La figura fondamentale nel calciomercato è quella che manca ai bianconeri che ancora rimpiangono Beppe Marotta, una partenza che ha fatto rimpiangere con il senno del poi.
Ds bianconero, spunta un nuovo big
Osservatori mandati in giro per il mondo senza grandi risultati, campioni o presunti tali strapagati, commissione alle stelle. Negli ultimi anni c’è un po’ di tutto nella giostra bianconera e la scarsità di risultati conferma come bisognerà ripartire daccapo.
Come riportato da Tuttosport, oltre al nome di Gianluca Petrachi emerge quello di Cristiano Giuntoli come nuovo ds della Juve. Sarebbe un colpo clamoroso, levarlo al Napoli è ora l’obiettivo quasi segreto della dirigenza bianconera, colpita dalla rinascita azzurra in campo.
Giuntoli favorito per la Juventus
Sarà difficile ma non impossibile. Partono con questi propositi i dirigenti bianconeri, convinti della scelta. Carnevali è apprezzato in ottica plusvalenze ma è non è ritenuto pronto per una big, Giuntoli sarebbe il ds adatto per la Juve a tracciare il nuovo corso.
Abbattere i costi sarebbe la necessità, al Napoli ha dimezzato gli ingaggi, comprato calciatori giovani e ridato slancio e lustro al progetto di De Laurentis. Ha compiuto un’operazione tipica della Juve del passato, quando c’erano più idee e meno voglia di puntare al marketing americano.